Giunge all’87esima edizione il presepe vivente a Revine. Alla regia come sempre c’è l’infaticabile Comitato Sacre Rappresentazioni che dà appuntamento, sul sagrato della chiesa di San Matteo a Revine, il 26 e il 29 dicembre e poi il 5 e il 6 gennaio, sempre alle 15. La prima edizione, documentata, della sacra rappresentazione del presepio vivente risale al 1934 su iniziativa dell’allora parroco di Revine, don Vittorio Bernardi. Ancora una volta, dunque, la comunità revinese si mobilita per tenere in vita una tradizione, confermandosi tra i più longevi presepi viventi di tutta Italia.
«Siamo pronti – afferma Boris Bottega, regista e da una quindicina di anni coordinatore del Comitato Sacre Rappresentazioni -. Quest’anno avremmo voluto attuare un ricambio generazionale, ma non ci siamo riusciti. Avevamo cercato di coinvolgere il gruppo giovani... speriamo nella prossima edizione! Il nostro gruppo è aperto a tutti coloro che vogliono cimentarsi in una parte della rappresentazione. Quanto al bambin Gesù, quest’anno non abbiamo particolari difficoltà a trovare il piccolo protagonista: ci sono infatti un paio di papabili bambini nella nostra comunità pronti ad essere adagiati nella mangiatoia».
La rievocazione coinvolge un centinaio di persone, quasi tutte di Revine, tra figuranti, attori e tecnici. Il Comitato dà appuntamento il 26 e il 29 dicembre per rivivere le scene che narrano il peccato originale, il castigo di Adamo ed Eva con la promessa di redenzione, la vocazione di Abramo, le profezie messianiche e la nascita di Gesù. Il 5 e 6 gennaio ci sarà l’adorazione dei Magi con l’incontro dei Magi a Gerusalemme, la visita al re Erode, il viaggio a Betlemme per adorare e offrire i loro doni al Bambino.