8 MARZO: cresce l'occupazione femminile in Veneto
Il 2022 ha registrato un incremento del 17% delle assunzioni di lavoratrici rispetto al 2021
“Quando non sarà più necessario mettere in luce i progressi ottenuti nel campo delle pari opportunità e della parità di genere vorrà dire che l’impegno speso è stato riconosciuto e non ci si farà più caso. Nel frattempo, registriamo che siamo sulla buona strada per raggiungere quel traguardo: i dati sull’occupazione femminile nel Veneto sono incoraggianti e dimostrano che, sebbene la parità tra uomini e donne nel mondo del lavoro e del welfare non sia ancora pienamente raggiunta, il 2022 ha registrato un incremento del 17% delle assunzioni di lavoratrici rispetto al 2021”.
Lo dice il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in occasione dell’8 marzo, festa della donna.
Stando ai dati diffusi da Veneto Lavoro, nel settore privato, il totale delle assunzioni femminili in Veneto nel 2022 è stato di 260.482 (nel 2021 era stato di 221.897 e nel 2020 di 177.212). All’inizio del 2023, l’andamento della domanda in rapporto a gennaio 2022 ha interessato in misura maggiore la componente femminile (+7%) rispetto a quella maschile (+4%).
Per quanto riguarda le imprese femminili in Veneto, i dati comunicati dalla CCIAA di Venezia Rovigo rilevano una lievissima flessione (-0.1) nel periodo 2019-2022, risultando attive 88.360 ditte, pari al 20,8% del totale delle imprese regionali.
“La festa della donna, oltre a ricordare giustamente le discriminazioni e violenze a cui sono soggette le donne e a celebrare le grandi conquiste professionali, sociali e politiche, deve anche sottolineare la centralità dell’obiettivo indicato dalla Costituzione di giungere ad una completa parità con gli uomini, anche nell’ambito lavorativo”, aggiunge il Governatore del Veneto. “In linea con questo obiettivo, dal 2017 la Regione ha finanziato 863 progetti di imprenditoria femminile con un sostegno complessivo di oltre 18 milioni di euro. E quest’anno ha previsto l’erogazione di contributi al 30% in conto capitale alle imprese a prevalente o totale partecipazione femminile e alle professioniste, per un totale di 2,3 milioni di euro di cui 500.000 euro riservati alle professioniste”.
(comunicato stampa)
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