VENETO: le Pro loco sono motore dell'economia sociale
A Roma l'assemblea dell'Unpli Nazionale
Le 563 Pro loco del Veneto associate a Unpli Nazionale (che ha rieletto come presidente Antonino La Spina nell’assemblea svoltasi a Roma nel week end del 16-17 novembre) contribuiscono con i loro eventi a generare qualche centinaio di milioni di euro (in Italia si stima 3-4 miliardi), per il 70% autofinanziati grazie al lavoro di migliaia di volontari e il 30% con contributi pubblici. Un vero motore dell’economia.
“Un’attività importante – commenta il presidente regionale Rino Furlan che ha guidato la numerosa delegazione veneta all’Ergife Hotel – un motore che viaggia a pieno regime grazie ai suoi tanti elementi: i volontari delle Pro Loco che danno una mano forte alle comunità, attraverso migliaia di eventi che si svolgono 365 giorni l’anno”.
Un lavoro, come ha dimostrato il rapporto Censis, molto apprezzato dai cittadini: si calcola che 9 su 10 ritengano molto o abbastanza importante il ruolo delle Pro Loco per la promozione dei prodotti tipici, del territorio e nella conservazione delle tradizioni locali. Quasi il 60% delle persone dichiara di aver partecipato almeno una volta a un evento Pro Loco nel 2023. Di queste, il 43,5% afferma di aver partecipato a eventi organizzati da Pro Loco durante i propri viaggi.
Pur essendo le sagre e gli eventi delle attività principali gestite dal 91% delle Pro Loco, una recente ricerca condotta dal Centro Studi Sintesi CGIA di Mestre evidenzia come queste organizzazioni si distinguano per una varietà di iniziative che spaziano dagli eventi musicali 80%, religiosi 57%, gestione di uffici turistici a quella di musei 46%, siti storici e ambientali 29%, attività di salvaguardia ambientale 46%, fino alla promozione di eventi e incontri formativi e culturali 40%.
Oltre l'80% delle associazioni è attivamente coinvolto nella valorizzazione di prodotti enogastronomici tipici (pensiamo alle rassegne Primavera del Prosecco, Fiori d’Inverno, Germogli di Primavera, Delizie d’Autunno, Malanotte d’Estate e Bisi In Festa), come quelli a marchio Dop, Igp, Igt, Doc, Docg e, fra poco, i De.Co, segno di un forte impegno nella promozione delle eccellenze del territorio. Non meno importante è la tutela del patrimonio storico e ambientale, con circa il 70% delle Pro Loco che gestiscono iniziative legate a parchi naturali e siti di interesse culturale.
Le Pro Loco sono anche protagoniste nel sostegno al turismo sostenibile, spesso lontano dai flussi di overtourism. Secondo la ricerca del Centro Studi Sintesi CGIA di Mestre, ben l'87% delle associazioni operano in territori non massificati dal turismo di massa, contribuendo a stimolare l'economia locale attraverso eventi che attraggono non solo i residenti, ma anche turisti provenienti da altre regioni o dall'estero. La partecipazione a questi eventi è infatti in crescita, con un 16% di visitatori che arriva da fuori regione. In questo contesto, le Pro Loco abbracciano anche la filosofia dei gemellaggi e dello slow tourism, con eventi che favoriscono un turismo più lento e accessibile, particolarmente adatto a un pubblico adulto e anziano.
La ricerca del Centro Studi Sintesi CGIA di Mestre sottolinea come le Pro Loco prestino grande attenzione all’accessibilità, con il 94% che valuta la fruibilità degli spazi per le persone con disabilità, e l’87% che adotta misure per favorire la mobilità di chi usa ausili come carrozzine o deambulatori. Inoltre, l’inclusività non si limita alla fruizione degli eventi, ma si estende anche alla partecipazione attiva, con numerosi volontari con disabilità coinvolti nelle attività.
(nella foto la delegazione all'assemblea dell'Unpli Nazionale)
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