A Codognè il Centro Sollievo dopo 6 mesi conta 5 ospiti e 10 volontari
Laura Busiol, vicesindaco di Codognè: “Bilancio più che positivo per i primi 6 mesi di apertura. Siamo partiti con due ospiti, ora sono cinque. E le famiglie apprezzano questo servizio”.
Tempo di bilanci per il Centro Sollievo di Codognè dell’Ulss 2, le cui attività hanno preso avvio nel novembre 2016. Quarto Centro Sollievo ad aver aperto nel territorio dell’ex Ulss 7, oggi conta ben 5 ospiti che vengono seguite nelle varie attività da 10 volontarie dell’associazione Medi@età. “Un Centro – testimonia Laura Busiol, vice sindaco e assessore alle politiche sociali e sanitarie del comune di Codognè – che in questi mesi è cresciuto, facendosi conoscere alla cittadinanza e diventando un punto di riferimento per quelle famiglie che gestiscono quotidianamente a casa persone affette da Alzheimer o da altre patologie del decadimento cognitivo”.
Il Centro Sollievo di Codognè ha sede presso l’associazione L’Oasi di Codognè e accoglie persone che risiedono nei comuni di Codognè, Gaiarine e Vazzola. Ad oggi, le 5 ospiti – tutte donne, con un’età compresa tra i 78 e gli 82 anni – sono di Codognè. Il Centro è aperto ogni martedì e giovedì, dalle 8.30 alle 11.30, e le attività gratuite sono gestite dalle 10 volontarie dell’associazione Medi@età.
“Inaugurato a novembre e partito con due ospiti, oggi il Centro Sollievo di Codognè conta 5 ospiti – fa il punto il vicesindaco Laura Busiol –, che vengono inseriti previo colloquio con le loro famiglie. Tutti e cinque gli inserimenti sono andati molto bene e ce lo testimoniano i riscontri di chi frequenta il Centro e delle loro famiglie. Possiamo contare sulla presenza di una musicoterapista per un’ora a settimana, attività questa molto gradita, e di recente anche di una volontaria, che è una fisioterapista in pensione, che ha portato un notevole arricchimento alle attività del Centro: due volte alla settimana agli ospiti viene anche proposta dell’attività motoria”. A queste attività si aggiungono piccole passeggiate nel territorio, attività finalizzate a stimolare le capacità cognitive, semplici laboratori manuali, il dialogo fra ospiti e volontari.
La sede del Centro è sempre aperta a chi vuole portare un saluto ad ospiti e volontari. “Un po’ alla volta la conoscenza di questa iniziativa si è diffusa tra la cittadinanza. Ne è prova il fatto che il martedì, che è giorno di mercato a Codognè, molti spontaneamente arrivano al Centro per una visita e un saluto, gesti molto importanti e graditi dagli ospiti che così si sentono ancora parte attiva della comunità” afferma Busiol.
Quanto alle prospettive future, il vicesindaco di Codognè auspica che il numero di volontari e volontarie in servizio al Centro possa crescere, così da aprire le attività ad altri ospiti: “Al momento ci sarebbe posto ancora per un’altra persona, cerchiamo infatti di garantire sempre il rapporto un ospite – un volontario”.
Il Centro Sollievo di Codognè si inserisce nel progetto sperimentale “Fare rete per i Centri Sollievo”, avviato il 31 marzo 2014 e voluto dall’ex Ulss 7 in condivisione con il Coordinamento Volontariato Sinistra Piave e la Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 7. Gli altri Centri Sollievo si trovano a Cappella Maggiore, Farra di Soligo e Bibano di Godega di Sant’Urbano.
Nei comuni dell’ex Ulss 7 oltre il 20% dei cittadini ha più di 65 anni e si stimano circa 3.000 persone affette da patologie legate al decadimento cognitivo. Circa l’80% dei malati viene assistito a domicilio dai familiari fino alle fasi avanzate della malattia e per le persone affette da forme da demenza o morbo di Alzheimer e le loro famiglie i Centri Sollievo rappresentano un luogo accogliente nel quale volontari, preparati e formati al rapporto e all'assistenza, accolgono la persona malata per qualche giorno la settimana.
Per accedere ai Centri è necessario che il familiare contatti uno dei nodi della rete dei servizi - Centro per il decadimento cognitivo, Medici di medicina generale, Servizi sociali dei comuni, Coordinamento Associazioni di Volontariato Sinistra Piave - per definire la diagnosi e concordare il percorso.
Maggiori informazioni: 0438.474747 (Coordinamento Volontariato) o 0438.662955 (servizi sociali Ulss 2).
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