Agesci, approvato il nuovo progetto
Sabato 20 a Mareno di Piave.
Mareno di Piave, sabato 20 maggio. L’assemblea della Zona di Vittorio Veneto degli scout Agesci, regolarmente costituita, approva il nuovo progetto triennale di zona “Esci dalla tua terra e va’!” - La zona in uscita nel territorio”. Basterebbe il titolo a presentarne il contenuto: una Zona in uscita – come suggerisce papa Francesco, il cui magistero informa fortemente tutto il lavoro preparatorio e orienta le linee guida – a ricordare la vocazione alla relazione che caratterizza lo scoutismo e che rischia di essere negata da autoreferenzialità e chiusure. Già il precedente progetto conteneva questa attenzione che aveva portato, nell’ambito dei festeggiamenti del ventennale della Zona di Vittorio Veneto, a organizzare una tavola rotonda con i sindaci di otto Comuni per presentare le “strade di coraggio” dei rover e delle scolte e per tracciare sentieri di partecipazione.
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Ma poi i capi, riuniti in convegno o assemblea e i capi gruppo, all’interno del consiglio di Zona, hanno raccolto le istanze di maggiore radicamento e di cura, come suggerito da Maurizio Padovan, nel corso del M convegno a Santa Lucia di Piave, nella primavera 2016. È stato sempre lui poi, nel convegno regionale di Jesolo, a darci l’idea di collegare le due piste più gettonate: il territorio e le relazioni con l’intuizione che “il territorio è spazio di relazioni che sono intreccio di identità differenti, di carismi e di talenti da mettere al servizio della comunità” (cit. dal Progetto). Il Progetto ha così riflesso quel percorso democratico che raccoglie le idee di tutti, le rielabora negli organi di rappresentanza e li restituisce all’assemblea, chiamata a costruire mozioni e raccomandazioni per emendare e migliorare il testo.
Il comitato ha girato tutte le nove comunità capi della zona per presentare la bozza del progetto e ricevere primi feed back su di essa.
Il Progetto di Zona si rivolge ai capi della zona che poi lo concretizzano nel programma che, nelle sedi opportune (consiglio di zona e branche), declina gli obiettivi dello stesso, ricadendo a pioggia sui ragazzi attraverso la formazione dei capi e la proposta degli eventi di zona, divisi per fasce d’età. Il Progetto ha di norma durata triennale e viene verificato in itinere in modo da poter ritarare gli obiettivi in base ai risultati osservati. Il nuovo Progetto è strutturato per finalità e per obiettivi, ciascuno dei quali ispirati ai tre punti dello scouting: il vedere, il discernere e l’agire. Ma fa riferimento anche alle fonti cristiane e scout cui attingere.
La prima finalità relativa alla Chiesa è: “Sentirsi parte della Chiesa locale”, con l’impegno ad avviare una collaborazione fattiva con la diocesi e a curare la formazione di fede dei capi per poter pensare, quando e dove i tempi saranno maturi, ad una valorizzazione dei percorsi scout di catechesi come forme di iniziazione cristiana. Un’altra finalità relativa alla società civile è: “Mettersi in rete con le altre agenzie educative e con le amministrazioni locali”, in modo da fare ponte e pensare ad azioni sinergiche da attuare sul territorio. La terza finalità relativa al creato è quella di “Trasmettere una cultura di cura, rispetto e custodia del Creato” al fine di conoscere e proporre nuovi stili di vita mediante azioni concrete, dopo aver letto potenzialità e criticità dei nostri contesti di vita. Il sogno resta quello di poter sviluppare lo scoutismo nei Comuni dove non c’è per rendere ancora più efficace il nostro operato. È stato tracciato, quindi, un futuro fatto di legami, di ponti, di cura che andrà a coinvolgere tutti gli altri attori presenti e che permetterà di guardare dentro, intorno, lontano.
Gaetano De Biase
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