Biotecnologie per rendere le viti più resistenti
Il Centro di Ricerca di Conegliano capofila del progetto.
Sarà il Crea-Centro di Ricerca per la Viticoltura di Conegliano a coordinare le attività di ricerca per l’ottenimento di viti resistenti a peronospora e oidio attraverso l’uso di biotecnologie di ultima generazione. Ma non si tratterà di pratiche simili a quelle utilizzate per ottenere organismi geneticamente modificati (Ogm) transgenici, poiché non verranno trasferiti nella vite geni di altre specie ma di altre viti.Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi nella sede di Susegana dello stesso Centro, alla presenza del ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, che ha spiegato che il Governo italiano ha sollecitato nuovamente, all’Unione Europea, l’autorizzazione a sperimentare queste nuove tecnologie sostenibili sulle nostre colture. Infatti un regolamento europeo del 2001 vieta ricerca e coltivazione di Ogm, ma qui i termini della questione sono diversi.Ampio servizio nel nuovo numero dell'Azione.
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