VITICOLTURA: timori per le problematiche fitosanitarie
A causa delle piogge consistenti tardo-primaverili
Per il vigneto veneto l’annata 2023 sarà ricordata – almeno fino a questo momento - per le frequenti precipitazioni tardo-primaverili che, in alcune aree, stanno creando non poche preoccupazioni tra i produttori.
Lo stato fenologico delle piante, dopo un iniziale ritardo nelle fasi di germogliamento e fioritura, a causa delle basse temperature di aprile, sembra aver recuperato quasi del tutto con l'innalzamento termico delle ultime settimane e risulta al momento in linea con le consuete tempistiche storiche.
Le piogge frequenti e consistenti hanno scongiurato le preoccupazioni di un’altra annata siccitosa, come si prefigurava dopo i mesi invernali: al momento le viti presentano un grande rigoglio vegetativo e buona carica produttiva.
Tuttavia sono aumentati i timori degli agricoltori per le maggiori problematiche fitosanitarie in seguito allo sviluppo di malattie fungine: il rischio di infezioni è molto alto e l’elevata diffusione della peronospora, pur se ben contrastata, desta preoccupazioni, mentre è meno rilevante, al momento, la presenza di oidio e botrite.
Un’annata che richiederà grande attenzione da parte dei tecnici di campagna, che comunque in passato hanno già dimostrato di saper affrontare con alta professionalità situazioni ben più difficili. Fondamentale per una buona vendemmia sarà ovviamente l’andamento climatico da qui in avanti.
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