CHIESA: L'Angelus di papa Francesco a Capodanno
Il Pontefice: “Tante volte perdiamo la pazienza; anch’io, e chiedo scusa per il cattivo esempio di ieri”
“Non è scontato che il nostro pianeta abbia iniziato un nuovo giro intorno al sole e che noi esseri umani continuiamo ad abitarvi. Non è scontato, anzi, è sempre un “miracolo” di cui stupirsi e ringraziare”. Lo ha detto il Papa all’Angelus al termine della messa celebrata nella Basilica Vaticana per la Solennità di Maria Santissima Madre di Dio e nella ricorrenza della 53ª Giornata mondiale della pace. “ Gesù non ha tolto il male dal mondo ma lo ha sconfitto alla radice. La sua salvezza non è magica, ma è una salvezza ‘paziente’, cioè comporta la pazienza dell’amore, che si fa carico dell’iniquità e le toglie il potere. La pazienza dell’amore: l’amore ci fa pazienti. Tante volte perdiamo la pazienza; anch’io, e chiedo scusa per il cattivo esempio di ieri. Per questo contemplando il Presepe noi vediamo, con gli occhi della fede, il mondo rinnovato, liberato dal dominio del male e posto sotto la signoria regale di Cristo, il Bambino che giace nella mangiatoia”. “A chi è vittima di ingiustizie e sfruttamento e non vede la via d’uscita, Gesù apre la porta della fraternità, dove trovare volti, cuori e mani accoglienti, dove condividere l’amarezza e la disperazione, e recuperare un po’ di dignità. A chi è gravemente malato e si sente abbandonato e scoraggiato – ha concluso il Papa -, Gesù si fa vicino, tocca le piaghe con tenerezza, versa l’olio della consolazione e trasforma la debolezza in forza di bene per sciogliere i nodi più aggrovigliati. A chi è carcerato ed è tentato di chiudersi in sé stesso, Gesù riapre un orizzonte di speranza, a partire da un piccolo spiraglio di luce“.
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