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COLDIRETTI: rischio dazi Usa per il Prosecco

Voci di aumenti a casa della disputa tra Boeing e Airbus

COLDIRETTI: rischio dazi Usa per il Prosecco

Formaggi, insaccati, succhi e liquori nel mirino della manovra di Trump. La minaccia del presidente degli USA di imporre nuovi dazi preoccupa anche l’Italia dopo il crollo del 43% delle esportazioni Made in Italy in Usa durante il lockdown a causa dell’emergenza coronavirus. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat ad aprile con gli Stati Uniti che si classificano come il terzo partner commerciale dell’Italia dopo Germania e Francia.  

La Rappresentanza americana per il commercio (USTR), nell’ambito della disputa nel settore aereonautico tra l’americana Boeing e l’europea Airbus, ha infatti avviato – sottolinea la Coldiretti - la procedura di consultazione per modificare l’attuale black list di prodotti europei sottoposti a dazi con aumenti fino al 100% delle tariffe aggiuntive applicate.

La possibilità di una nuova guerra commerciale con l’imposizione di ulteriori dazi da 3,1 miliardi di dollari – sottolinea la Coldiretti – rischia di avere effetti devastanti sul settore agroalimentare Made in Italy già colpito lo scorso 18 ottobre da tariffe aggiuntive del 25% su circa mezzo miliardo di euro di esportazioni di prodotti agroalimentari nazionali come Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Provolone, Asiago, Fontina, ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi e liquori come amari e limoncello.

"Gli americani – spiega Giorgio Polegato coordinatore della consulta regionale di settore per Coldiretti Veneto  – sono i principali consumatori mondiale di vino e l’Italia, capitanata dal Veneto primo fornitore con le sue tante denominazioni di Prosecco, Valpolicella, Pinot Grigio e  altre. A differenza dei vini francesi siamo scampati alla prima black list scattata ad ottobre 2019. Dopo i danni da Covid -19 contiamo che il buon senso prevalga come è già accaduto lo scorso anno e che ancora una volta il sistema distributivo e le grandi ricadute economiche del commercio del vino portino a rivedere decisioni dannose per tutti. Oggi il Veneto del vino sta reagendo bene e con forza.Se entrassero in vigore dazi del 100% ad valore sul vino italiano una bottiglia di prosecco venduta in media oggi al dettaglio in Usa a 10 dollari ne verrebbe a costare 15, con una rilevante perdita di competitività rispetto alle produzioni non colpite".

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