CONEGLIANO: arriverà da Parè il presepe in aula Nervi in Vaticano
Inaugurazione il prossimo 5 dicembre
Due piccole città, Betlemme in Palestina e Conegliano in Veneto, si ritroveranno unite in “una semplice e straordinaria mezzanotte” che racchiude quel mistero di amore che è la natività di Gesù. Questo è l’intento dei volontari del “Gruppo Presepio Artistico Paré di Conegliano”, che da quasi quindici anni allestisce presepi artistici di varia ambientazione e ispirazione nei locali della parrocchia “Beata Vergine Maria di Fatima”, richiamando visitatori da tutto il Triveneto. A questo impegno annuale si aggiungono i presepi esterni realizzati in vari punti del territorio del comune di Conegliano. Proprio la Città di Conegliano e la Regione del Veneto hanno riconosciuto il patrocinio all’ultima iniziativa dei presepisti: il dono al Santo Padre di una natività che sarà esposta a partire dal prossimo 5 dicembre in Aula Paolo VI nella Città del Vaticano. Quest’anno il Triveneto contribuirà anche realizzando il tradizionale presepio di Piazza San Pietro, donato dal paese di Scurelle (Tn), e portando il maestoso albero, proveniente dal comune vicentino di Rotzo. Il presepio in Aula Paolo VI sarà carico di riferimenti al territorio veneto: la Sacra Famiglia, troverà ospitalità nell’ottocentesca Casera di Malga Fittanze, in quel di Erbezzo (Vr). La Lessinia, con i suoi “stalloni” caratterizzati da gotici archi a sesto acuto, ci rimanderà all’immaginario dell’umile grotta dove nacque il Salvatore, rappresentato (come tutti i personaggi) da statue lignee interamente scolpite a mano alte 120 centimetri. Non si tratta di banali oggetti in serie, ma di vere e proprie opere d’arte concepite dall’esperienza dei maestri di Ortisei in Val Gardena (Bz), i quali, di generazione in generazione, si tramandano le competenze nella scultura, nella pittura e nella sartoria. Religiosità popolare, arte e amore per le origini, invece, rivivranno nel capitello posto a fianco della grande struttura: l’immagine sacra, una “Madonna col Bambino” sarà ripresa da un’opera di Giovanni Battista Cima, il maggior artista coneglianese, vissuto nel cinquecento. L’intera opera d’arte, inoltre, sarà permeata dallo spirito dell’ enciclica “Laudato sì”, che richiama i cristiani al rispetto della casa comune, cioè della Terra e delle sue risorse. A tal proposito, l’impianto elettrico sarà a basso impatto ambientale e funzionale agli scenari richiesti, grazie ai led regolabili nell’intensità luminosa, nella temperatura di colore e nei tempi di accensione. Sono quindi valori come il volontariato, la dedizione, la professionalità, l‘attenzione al passato, al territorio locale e all’ambiente che hanno permesso al gruppo di presepisti di Paré di avere l’onore di poter donare quest’opera d’arte a Papa Francesco e ai pellegrini di tutto il mondo che giungeranno a Roma per le festività natalizie.
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