CORONAVIRUS: primo caso a Casa Amica
Gli operatori in servizio a casa di riposo di Fregona resteranno all'interno fino al tampone
Primo caso di positività a Casa Amica, la casa di riposo di Fregona. Lo ha comunicato personalmente il direttore Bernardo Franco, con un video-comunicato su Facebook oggi pomeriggio, in coerenza con la decisione già assunta di informare sempre tutti, in particolare i parenti degli ospiti, con un comunicato quotidiano relativo alla situazione clinica degli ospiti e alle attività svolte all'interno, da quando è stato impedito ad esterni di entrare nella casa, in seguito alle indicazioni ministeriali.
"Ieri sera (venerdì, ndr) - spiega Bernardo Franco - abbiamo mandato al pronto soccorso un nostro ospite con una febbre alta che ci ha insospettito e purtroppo stamattina il tampone che gli è stato fatto ha annunciato la sua positività al Covid-19. Ho contattato quindi subito la task force dell'Ulss 2 e attivato le procedure per effettuare i tamponi al nostro personale e agli ospiti e nel frattempo ho deciso di chiudere la struttura, dopo essermi confrontato con le autorità locali e con il Cda della Fondazione Maria Rossi che gestisce Casa Amica. Chiudere la struttura significa che ho chiesto la disponibilità a tutto il personale in turno oggi di restare all'interno di Casa Amica a prestare il proprio servizio fino a quando verranno effettuati e refertati i tamponi, per evitare che ci sia un avvicendamento durante i turni ordinari e il contagio possa diffondersi anche alle famiglie dei nostri operatori. Lo ritengo un atteggiamento responsabile, ma preciso anche che questa scelta è stata accolta in maniera libera da ogni singolo dipendente e di questo devo sinceramente ringraziarli. Le attività all'interno della struttura verranno quindi garantite in assoluta normalità".
I tamponi, come prevede la prassi, verranno fatti anche al resto del personale che si trova a casa e che fino alla refertazione rimarrà in quarantena volontaria domiciliare.
Già da diversi giorni Casa Amica si era preparata ad una evenienza di questo tipo, attraverso specifici corsi di formazione e l'allestimento della sala conferenze come provvisoria sala di accoglienza per il riposo del personale che dovesse essere rimasto in struttura in una situazione che purtroppo oggi si è verificata.
"A questo punto - conclude il direttore - oltre ad augurarmi che il nostro ospite si riprenda presto, mi auguro che i tamponi vengano effettuati quanto prima, per permettere a noi che siamo all'interno della struttura di rientrare nelle nostre case".
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