COVID-19: Aifa, via libera alla terza dose con vaccino a mRNA
Dopo 6 mesi per chi ha ricevuto il vaccino Johnson & Johnson
La Commissione tecnico scientifica (Cts) di Aifa, riunita il 2 e il 3 novembre, si è espressa sulla richiesta pervenuta dal ministero della Salute in merito alla possibilità di una dose di richiamo a favore dei soggetti che hanno ricevuto un’unica dose di vaccino Janssen - della Jhonson & Johnson - e alle relative tempistiche.
“Premesso che il vaccino Covid-19 Janssen è l’unico vaccino anti-Covid autorizzato con schedula monodose e che, in ambito vaccinologico, una dose di richiamo, o booster, può essere considerata una strategia consolidata per la maggior parte dei vaccini, l’opportunità di prevedere una dose di richiamo appare supportata da un solido razionale”, si legge in una nota dell’Agenzia del farmaco.
Sulla base dell’approfondita istruttoria effettuata dagli esperti dell’Agenzia, la Cts ha rilevato che i dati disponibili indicano una sostanziale stabilità della risposta immunitaria, sia umorale che cellulare, fino a 8 mesi dalla somministrazione di una dose di vaccino Janssen. Anche la protezione nei confronti di malattia grave, ospedalizzazione o morte risulta sostanzialmente stabile fino ad almeno 6 mesi dalla vaccinazione.
Allo stesso tempo, tuttavia, con il passare dei mesi si osserva un lento declino dell’efficacia vaccinale nei confronti delle forme lievi/moderate di malattia. Le evidenze più recenti confermano l’efficacia di una dose booster (soprattutto con vaccino a mRNA) nel potenziare la risposta immunitaria al vaccino Covid-19 Janssen.
“Si ritiene, pertanto – conclude la nota -, che per i soggetti vaccinati con Covid-19 Janssen sia opportuna la somministrazione di una dose booster eterologa con vaccino a mRNA (nei dosaggi autorizzati per la dose booster) a partire da 6 mesi dalla prima dose”.
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