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Conegliano sarà la prima città "defibrillata"

Il progetto, con il supporto di associazioni e commercianti, porterà defibrillatori e soccorritori in tutti i quartieri. Un’app permetterà di geolocalizzare quelli più vicini alla persona colpita da infarto

Conegliano sarà la prima città "defibrillata"

Garantire una defibrillazione immediata, in caso di infarto, su tutto il territorio comunale: questo l’obiettivo del progetto, messo a punto da Ulss 2 e Comune, presentato oggi a Conegliano. Il progetto prevede, in questa prima fase, l’acquisto di una decina di defibrillatori semi-automatici (DAE) da collocare in vari punti del territorio comunale e la formazione di persone in grado di utilizzarli tempestivamente in caso di emergenza.

“Si tratta di un progetto di cittadinanza attiva, visto che prevede il coinvolgimento di tutti i coneglianesi – ha sottolineato il sindaco, Fabio Chies –. Sappiamo quanto, nel caso di infarto, sia importante intervenire tempestivamente: il posizionamento dei defibrillatori nei luoghi strategici e la formazione di persone in grado di usarli ci consentiranno di porci all’avanguardia nella prevenzione e tutela della salute”.

“Se nel caso d'infarto s’interviene entro i primi tre minuti – ha ricordato il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi – si ha il 75% di possibilità che la persona sopravviva senza esiti. La nostra Ulss ha tempi molto buoni d’intervento con l’ambulanza ma è chiaro che, oltre a questo, è fondamentale avere una rete di persone in grado di intervenire tempestivamente sul territorio, specie nelle località più lontane dagli ospedali”.

“E’ fondamentale che il paziente colpito da infarto arrivi in ospedale nelle migliori condizioni possibili, di qui l’importanza di avere non un singolo defibrillatore ma una rete di apparecchi e una rete di persone  in grado di usarli sull’intero territorio – ha sottolineato il direttore della funzione ospedaliera, Michelangelo Salemi –. Questo progetto, che mette in rete Comune, Ulss, associazioni, commercianti, rappresenta uno strumento importante sul fronte della prevenzione”.

“Nella prima fase andremo ad acquisire, con il contributo delle associazioni, una decina di defibrillatori semi-automatici – ha spiegato l’assessore ai servizi sociali, commercio e attività produttive Sonia Colombari –. Li collocheremo nei punti della città più decentrati rispetto all’ospedale e, con il supporto dell’Ulss, andremo a individuare e formare le persone che per la propria posizione o attività lavorativa potrebbero dover usare il defibrillatore in caso di emergenza”.

Tutti i defibrillatori che saranno acquistati grazie al contributo delle associazioni saranno mappati e inseriti in un’app che permetterà al 118 di localizzare immediatamente il defibrillatore più vicino alla persona colpita da infarto e individuare i soccorritori certificati più vicini al paziente.

Piena soddisfazione per l’iniziativa hanno espresso il presidente dell’Associazione Amici del Cuore, Luigi Maschio, il Soroptimist e l’Inner Wheel, intervenuti oggi, assieme ad altre associazioni, alla presentazione del progetto.  

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