Consorzi di bonifica al rinnovo
Domenica 14 dicembre quasi 232 mila trevigiani sono chiamati alle urne. A riguardare così tanti cittadini è l’elezione per il rinnovo dell’assemblea del Consorzio di Bonifica Piave.
Domenica 14 dicembre quasi 232 mila trevigiani sono chiamati alle urne. A riguardare così tanti cittadini è l’elezione per il rinnovo dell’assemblea del Consorzio di Bonifica Piave.È un appuntamento di cui non si è parlato molto, forse perché considerato “di competenza” solo delle aziende agricole. Il timore degli addetti ai lavori è quello di una scarsa partecipazione al voto, viste anche le percentuali di votanti registrate in passato, con un assenteismo meno giustificabile oggi, alla luce dei maggiori rischi idraulici e della riscoperta dell’agricoltura sia come attività economica sia per la tutela dell’ambiente.Per quanti hanno ricevuto la lettera per le elezioni, quindi, l’invito e di andare a votare e poi di interessarsi all’attività degli eletti.Anche perché i Consorzi di Bonifica svolgono un ruolo ed hanno competenze che interessano tutto il territorio e quindi pressoché tutti i cittadini, in considerazione soprattutto dei tanti problemi registrati negli ultimi anni nei corsi d’acqua piccoli e grandi, soprattutto per le eccezionali precipitazioni meteoriche, ma anche per alcuni periodi di grande siccità.Nel Veneto la legge regionale 12/2009 ha ridisegnato la realtà del Consorzi di Bonifica, prevedendo vari compiti e competenze: bonifica del territorio, realizzazione di canali d’irrigazione, manutenzione e pulizia di canali d’irrigazione, costruzione e manutenzione di dighe, ma anche la tutela del paesaggio e della biodiversità, la estensione delle produzioni energetiche e la conservazione degli specchi acquei. E il Consorzio interviene in caso di straripamenti, frane, inondazioni e pericolo a cose o a persone.Il Consorzio Bonifica PiaveLa legge regionale ha modificato dal 2010 anche la delimitazione dei Consorzi, riducendoli a dieci. La maggior parte del territorio diocesano ricade nel Consorzio di Bonifica Piave, costituito con la fusione dei tre precedenti Consorzi: Destra Piave, Pedemontano Brentella e Pedemontano Sinistra Piave. Il comprensorio del Consorzio Piave ha una superficie territoriale di 189 mila ettari, che raccoglie la gran parte della provincia di Treviso (90 Comuni su 95) e tre Comuni del Veneziano (Fossalta di Piave, Meolo e Noventa di Piave). Presidente uscente del Consorzio di Bonifica Piave è Giuseppe Romano, di Vedelago.Due liste in lizzaAll’appuntamento del rinnovo dell’assemblea del Consorzio si sfidano due liste, sorte un po’ a sorpresa dopo la gestione avvenuta finora in modo unitario, con il coinvolgimento di tutte le componenti.C’è la lista 1 che si chiama “Campagna Amica per la Bonifica0 e fa capo alla Coldiretti di Treviso. E c’è la lista 2 “Agrinsieme Bonifica, territorio, ambiente”, che ripropone a livello locale la collaborazione avviata a livello nazionale ad inizio 2013 tra varie Confagricoltura, Cia, Copagri, Anpa e Aic.Gli elettori chiamati al voto per l’assemblea del Consorzio Bonifica Piave sono 231.841, suddivisi in tre fasce a seconda dei contributi pagati. La terza fascia è quella che raccoglie gli utenti che pagano un contributo superiore a 259,52 euro. E questi sono 8.453. Nella seconda fascia, con contributi tra i 59,93 e i 259,52 euro sono 34.094. Numericamente assai più consistente è la prima fascia - con 189.294 elettori - che raccoglie quanti pagano contributi inferiori a 59,93 euro. FP
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