DIOCESI: sentenza di primo grado per don De Bianchi

Nella mattinata di oggi, il Tribunale di Treviso ha emesso la sentenza di primo grado relativa al processo che vede, come imputato, don Federico De Bianchi, accusato di molestie sessuali nei confronti di quattro persone, all’epoca dei fatti maggiorenni e, tra il 2009 e 2010, ricoverate nel reparto di psichiatria dell’ospedale dove egli prestava servizio come cappellano.

Nell’udienza dello scorso 29 giugno, il Pubblico ministero – la dott.ssa Sabatini –, pur riconoscendo che una delle quattro testimonianze non era attendibile, aveva chiesto, in forza degli altri tre casi, otto anni di reclusione per don De Bianchi.

Oggi, il giudice ha assolto don De Bianchi per uno dei quattro casi in questione e lo ha prosciolto per altri due; per il restante quarto caso, ha riconosciuto la parziale validità dell’accusa, con la conseguente condanna a tre anni dell’imputato e la comminazione di alcune pene accessorie.

Don De Bianchi, che è assistito dagli avvocati Paniz e Trubian e proseguirà in appello, continua a confidare nella giustizia ed esprime la disponibilità a proseguire l’iter giudiziario “con la serenità – afferma – che viene dalla mia coscienza”.

Il vescovo Corrado, a sua volta, esprime “dispiacere per l’esito del primo grado di questo lungo processo, durato già quasi sette anni, che vede come imputato don De Bianchi”. “Fin dall’inizio del procedimento – continua – don Federico ha sostenuto la propria innocenza, rinunciando a qualsiasi forma di patteggiamento, sicuro che la sua innocenza sarebbe stata documentata dal dibattimento. In base agli elementi di cui sono a conoscenza, rimango convinto che don Federico sia estraneo alle azioni di cui è accusato. Proprio per questo, incoraggio il ricorso in appello, convinto che sarà dimostrata la sua estraneità a quei fatti che, ancora, gli sono imputati”.