DIOCESI: il 17 ottobre la sentenza sul caso don De Bianchi
La difesa chiede l'assoluzione piena, mentre l'accusa ha chiesto 8 anni di reclusione
Nel pomeriggio di oggi, presso il Tribunale di Treviso, si è tenuta l’udienza con le arringhe dell’accusa e della difesa del processo che vede come imputato don Federico De Bianchi, sacerdote della diocesi di Vittorio Veneto, accusato di molestie sessuali nei confronti di quattro persone maggiorenni ricoverate, tra il 2009 e 2010, nel reparto di psichiatria dell’ospedale dove egli ha prestato servizio come cappellano.
Al termine della requisitoria odierna, il Pubblico ministero - la dott.ssa Sabatini - ha riconosciuto che una delle quattro testimonianze non è attendibile ed ha chiesto, pertanto, l’assoluzione dell’imputato; in forza degli altri tre casi, invece, ha domandato otto anni di reclusione per il De Bianchi.
Alle argomentazioni del Pubblico ministero e degli avvocati di due giovani che si sono costituiti come parte civile, hanno replicato gli avvocati della difesa – il dott. Paniz e il dott. Trubian – che hanno manifestato sorpresa per la richiesta di pena promossa dall’accusa ed hanno chiesto, invece, l’assoluzione piena dell’imputato. Alla corte, ora, spetta di esprimersi con la sentenza che, salvo imprevisti, sarà comunicata il 17 ottobre prossimo.
Don Federico De Bianchi, dal canto suo, afferma: “Continuo a confidare nella giustizia ed esprimo, in attesa della sentenza, la mia disponibilità a proseguire l’iter giudiziario con la serenità che viene dalla mia coscienza”.
Al tempo stesso, il vescovo della diocesi di Vittorio Veneto, mons. Corrado Pizziolo, dichiara: “Fin dall’inizio del procedimento don Federico ha sostenuto la propria innocenza, rinunciando a qualsiasi forma di patteggiamento, sicuro che la sua innocenza sarà documentata dal dibattimento. Personalmente, in base agli elementi di cui sono a conoscenza, rimango convinto che don Federico sia estraneo alle azioni di cui è accusato. Attendiamo quindi con fiducia la sentenza di ottobre”. AM
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