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Demografia: Istat, in Italia natalità ancora in calo

Il report dell'Istat: nel 2018 iscritti all’anagrafe 439.747 bambini, oltre 18 mila in meno del 2017

Demografia: Istat, in Italia natalità ancora in calo

Nel 2018 sono stati iscritti in anagrafe per nascita 439.747 bambini, oltre 18mila in meno rispetto al 2017. Una tendenza negativa che non evidenzia segnali di inversione: secondo i dati provvisori riferiti al periodo gennaio-giugno 2019, le nascite sono già quasi 5 mila in meno rispetto allo stesso semestre del 2018. Lo rende noto oggi l’Istat diffondendo il report “Natalità e fecondità della popolazione residente” per l’anno 2018.

Stando ai dati diffusi, la fase di calo della natalità avviatasi con la crisi si ripercuote soprattutto sui primi figli, diminuiti del 28% circa tra il 2008 (283.922, pari al 49,2% del totale dei nati) e il 2018 (204.883, pari al 46,6%). Complessivamente i figli di ordine successivo al primo sono diminuiti del 20% nello stesso arco temporale.

“Nell’arco degli ultimi dieci anni le nascite sono diminuite di 136.912 unità, quasi un quarto (il 24% in meno) rispetto al 2008”, osserva l’Istat, secondo cui “questa diminuzione è attribuibile esclusivamente alle nascite da coppie di genitori entrambi italiani (343.169 nel 2018, quasi 140mila in meno nell’ultimo decennio)”.

Si tratta di un fenomeno di rilievo, in parte dovuto agli effetti “strutturali” indotti dalle significative modificazioni della popolazione femminile in età feconda, convenzionalmente fissata tra 15 e 49 anni. “In questa fascia di popolazione – spiega l’Istat –, le donne italiane sono sempre meno numerose: da un lato, le cosiddette baby-boomers (ovvero le donne nate tra la seconda metà degli anni Sessanta e la prima metà dei Settanta) stanno uscendo dalla fase riproduttiva (o si stanno avviando a concluderla); dall’altro, le generazioni più giovani sono sempre meno consistenti. Queste ultime scontano, infatti, l’effetto del cosiddetto baby-bust, ovvero la fase di forte calo della fecondità del ventennio 1976-1995, che ha portato al minimo storico di 1,19 figli per donna nel 1995”.

È infatti proseguita anche nel 2018 la tendenza alla diminuzione della fecondità in atto dal 2010. Le donne residenti in Italia hanno in media 1,29 figli (1,32 nel 2017), accentuando la diminuzione in atto dal 2010, anno in cui si è registrato il massimo relativo di 1,46.

“Si torna agli stessi livelli di 15 anni fa – si spiega nel report –. Tuttavia l’1,29 del 2003 era osservato in una fase di recupero della fecondità dopo il minimo storico registrato nel 1995, recupero attribuibile in larga misura al crescente contributo delle donne straniere. Nel 2003 la fecondità delle straniere era pari a 2,52 figli per donna, rispetto al valore di 1,94 dell’anno più recente. La fecondità delle italiane, bassa già nel 2003, è passata invece da 1,24 a 1,21 nel 2018”.

Fonte: AgenSIR
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