ECONOMIA: Confartigianato: "Tassi scesi, ma non basta"
Boschetto: "Transizione digitale e green a rischio"
"La decisione della Banca Centrale Europea di riduzione dei tassi era attesa, ma la riduzione del costo del denaro appare cruciale in un contesto in cui l'inflazione dell'Eurozona è rallentata, scendendo al 2,2% in agosto (rispetto al 2,6% di luglio). Senza questo intervento, si sarebbero compromessi i processi di crescita. Tuttavia, il presidente di Confartigianato Imprese Veneto, Roberto Boschetto, rimane cauto: “Il segnale è timido e non credo che cambierà significativamente gli scenari economici europei”.
Boschetto evidenzia come le imprese siano state pesantemente penalizzate dall’aumento dei tassi durante la stretta monetaria. “L’accesso al credito è drasticamente diminuito, complice l’incertezza legata a caro energia, prezzi elevati e tensioni geopolitiche, oltre alla stagnazione dell’export verso la Germania. Anche se le famiglie trarranno benefici sui mutui variabili, dubito che questa riduzione dei tassi rilancerà i consumi”.
Dal 2020 al maggio 2024, l’accesso al credito per le PMI italiane è calato dell'1,9%, con una flessione del 13,7% nel settore delle costruzioni. In Veneto, i prestiti sono diminuiti del 6,5%, con un'ulteriore riduzione dell'8,6% tra il 2023 e il 2024. A luglio 2024, il costo del credito in Italia ha raggiunto il 5,34%, superiore alla media dell'Eurozona.
"Questi costi elevati e la stretta creditizia impediscono alle imprese di ottenere la liquidità necessaria per crescere, riducendo la fiducia e gli investimenti", conclude Boschetto. Nel primo trimestre del 2024, gli investimenti delle PMI sono scesi del 2,7%, rallentando la transizione digitale e green imposta dall'Unione Europea."
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