FESTA DELLA DONNA: violenza di genere, l'80 per cento dei reati "spia" colpisce le donne
Si tratta di minacce, stalking, violenza sessuale, maltrattamenti
L’80 per cento di ciascun reato “spia” (ovvero minacce, stalking, violenza sessuale, maltrattamenti), in cui si cela la violenza di genere, colpisce le donne.
A fornire questo dato è stato il Ten. Col. Marco Turrini, comandante del reparto operativo dei Carabinieri di Treviso, domenica 6 marzo nel corso dell’evento “Difesa personale per la tua sicurezza”, promosso da CNA impresa Donna in collaborazione con numerosi partner istituzionali e con il sostegno dell’Ebav.
Se la quasi totalità di tali reati avviene in famiglia, denunciare un proprio famigliare – marito, compagno, padre, fratello, zio, nonno… – non è mai semplice.
Per molte vittime la denuncia contro un famigliare non è auspicabile, tuttavia l’appello a tutte le donne maltrattate è comunque a raccontare quello che stanno vivendo per potersi fare aiutare dalle tante istituzioni preposte.
Gli stessi operatori di polizia, Carabinieri in testa, grazie a una formazione dedicata anche di carattere psicologico oltre che giuridico, oggi più di ieri sono preparati ad ascoltare e accogliere.
«Il contrasto alla violenza di genere rappresenta una priorità per le forze di polizia, per l’Arma dei Carabinieri in particolare, la quale procede per oltre il 70% dei delitti anche in questo ambito particolare – ha spiegato il Ten. Col. Turrini -. Per la complessità e la delicatezza di questo tipo di reati, l’Arma ha cercato di avere operatori sempre più preparati. Occorre una grande capacità di ascolto della persona maltrattata, per comprendere tutti le implicazioni del suo racconto ma anche cosa dicono i silenzi. Il nostro obiettivo non è quello di arrivare a tutti i costi a raccogliere una denuncia ma di giungere ad attivare un percorso insieme alla persona. In questo senso Treviso è all’avanguardia: grazie alla collaborazione con il Soroptimist, le stazioni dei Carabinieri di Treviso, Vittorio Veneto, Conegliano e Oderzo sono state dotate di un apposito spazio per l’accoglienza e l’ascolto di donne e minori, un luogo protetto in cui possano sentirsi a loro agio nell’aprirsi».
Gli strumenti giuridici introdotti negli ultimi anni grazie a una maggior sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul fenomeno della violenza di genere – nel 2009 il reato di stalking, nel 2019 la normativa “codice rosso” – stanno aiutando gli operatori di polizia e la stessa magistratura a intervenire con maggiore rapidità per mettere in sicurezza la vittima di violenza.
La strada migliore, però, è quella della prevenzione che si attua nella, e grazie alla, comunità.
«Gli operatori di polizia intervengono a valle, quando il problema si è già manifestato – ha concluso il Ten. Col. Turrini -. Per questo è importante lavorare a monte: la prevenzione si attua nella, e grazie alla, comunità, grazie cioè alle reti sociali in cui le persone sono inserite, alle relazioni, ai legami, alla conoscenza e alla capacità di attivare i tanti servizi e supporti che il territorio offre».
Obiettivo dell’iniziativa “Difesa personale per la tua sicurezza” è stato quello di condividere informazioni, strumenti, tecniche affinché le donne possano gestire con efficacia situazioni pericolose, o potenzialmente tali, per la propria incolumità fisica e psicologica, nei luoghi di vita e di lavoro.
Grazie all’intervento del maresciallo dei Carabinieri in congedo e investigatore privato, Michele Rizzo, sono stati forniti dei semplici strumenti di auto difesa e, soprattutto, di conoscenza di sé per gestire emozioni come la paura che intervengono in caso di aggressione e possono paralizzare la vittima non permettendole di reagire al meglio.
A concludere l’evento, che ha visto la partecipazione di un centinaio di partecipanti all’interno della Loggia dei Cavalieri, è stata L’avv. Ilaria Pempinella, presidente di CNA Impresa Donna:
«L'8 marzo deve essere un'opportunità per ricordarsi non solo dei passi fatti ma anche della molta strada ancora da percorrerei - ha detto - Occorre un impegno forte e concreto contro le discriminazioni e le violenze, è necessario creare una società di pace per ragionare sul ruolo della donna e dell'uomo del terzo millennio. L’attuale situazione di guerra ne è una testimonianza: dove non c’è pace non vi è spazio per nessun’altro argomento e la possibilità per i popoli di vivere in pace è uno dei valori portanti della nostra associazione».
E ha aggiunto una riflessione sull’imprenditoria femminile nel biennio 2020-2021, «il più difficile degli ultimi 50 anni».
«La maggior parte delle imprenditrici femminile non si è fatta travolgere neppure psicologicamente dalla pandemia e dalle sua conseguenze. Il 40% della platea rosa ha riorganizzato la propria attività continuando a lavorare portando a casa risultati economici positivi. Per contro, nel 2020, la crisi ha colpito in particolare le attività dove sono presenti in maggior misura le donne. Ciò perche i settori maggiormente bersagliati sono quelli che rientrano in filiere (moda, turismo, attività culturali e servizi alla persona) dove maggiore è la presenza femminile in termini di occupazione. E se da un lato l'imprenditoria femminile ha sofferto durante il 2020/2021, dall'altro ha dimostrato di esser il motore della spinta della rinascita economica voluta in particolare con gli interventi del governo attuale. Però, quando si parla di parità non ci si riferisce al pareggio numerico tra uomini e donne. Parità significa dare a tutti, senza distinzione di genere, la garanzia delle medesime possibilità di successo. È necessario realizzare politiche che consentano la conciliazione tra vita privata e vita professionale, perchè per crescere e far crescere la nostra società le donne non devono più esser costrette a scegliere tra famiglia e lavoro. Gli uomini potrebbero rivestire un ruolo molto importante in questo cambiamento»
Hanno inoltre portato il proprio contributo il sindaco del Comune di Treviso Mario Conte, Rosy Silvestrini, vicepresidente CNA Impresa Donna nazionale e presidente CNA Impresa Donna del Veneto, Antonella De Giusti, presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Treviso, Barbara Barbon, presidente del Comitato per l’Imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Treviso e Belluno, e l’avv. Lorenzo Zanella, per la Commissione Pari Opportunità dell'Ordine degli Avvocati della provincia di Treviso.
Presente anche l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Treviso Gloria Tessarolo e le consigliere comunali Antonella Tocchetto e Claudia Tronchin.
È possibile rivedere la registrazione dell’incontro sul canale Youtube di CNA Treviso all’indirizzo:
(comunicato stampa)
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento