Dal 17 al 19 maggio a Vittorio Veneto si tiene il Festival Biblico 2024. Tanti gli eventi in programma. Ecco gli appuntamento del primo giorno.
Venerdì 17 maggio - aula magna del Seminario ore 18.30 -"La grammatica dell’amore -tra Agape, Philia e Eros".
"Voler scrivere l’amore significa affrontare il guazzabuglio del linguaggio: quella zona confusionale in cui il linguaggio è insieme troppo e troppo poco, eccessivo (per l’illimitata espansione dell’io, per la sommersione emotiva) e povero (per i codici entro i quali viene costretto e appiattito dall’amore)". L'amore è il sentimento di base della natura umana, senza il quale non esisterebbero i legami che danno forma alle famiglie, ai gruppi, alle società. Il dialogo che vuole mettere al centro le diverse dimensioni dell’amore: dalla philia greca (che assomiglia a ciò che oggi chiamiamo amicizia), alla passione dell’eros. Entrambi sono essenziali per ogni vita buona ma non bastano, ed è proprio qui che interviene l’agape, l’amore disinteressato, immenso, smisurato, che rivela una dimensione presente, in potenza, nell’essere di ogni persona. L’agape non è una forma di amore che comincia quando finiscono le altre, non è il non–eros o la non–philia, perché è la sua presenza che rende ogni amore pieno e maturo.
Con Beatrice Cristalli (linguista), Luigi Perissinotto, (filosofo), modera don Paolo AstolfoIn collaborazone con: La Chiave di Sophia e Seminario Vescovile di Vittorio Veneto
Venerdì 17 maggio - Sant'Andrea Pieve di Bigonzo ore 21 -"De Spiritali Amicitia - Musica e Filosofia dei monasteri medievali"
Il trattato "De Spiritali Amicitia" di Ailredus abate di Rielvaux (1110-1167) è un'opera letteraria straordinariamente vivida, a metà fra il compendio filosofico e la sceneggiatura teatrale. I temi analizzati nella conversazione tra Ailredo e alcuni monaci che gli chiedono consiglio, sono l'origine del sentimento dell'amicizia, i valori su cui essa si deve basare e i pericoli da cui essa deve fuggire. Il fondamento dell'amicizia, anche da un punto di vista etimologico, è l'Amore, il principio che ha ispirato Dio nella creazione dell'Universo: quindi, con un sillogismo di aristotelica memoria, l'Amicizia avvicina l'uomo al Creatore. I repertori musicali che la Reverdie propone con voci e strumenti sono tratti da manoscritti di provenienza monastica tra 1100 e 1400. Gli stessi temi filosofici esplorati nelle conversazioni del trattato sono sviluppati nei testi dei brani cantati: l'armonia tra le creature, i vizi che minacciano l'Amicizia Spirituale e l'amore divino verso il creato.
Con laReverdie: Claudia Caffagni (voce, liuto), Livia Caffagni (voce, flauti dritti, viella), Elisabetta De Mircovich (voce, viella, symphonia), Teodora Tommasi (voce, arpa gotica, flauti dritti), Matteo Zenatti (voce, arpa gotica, percussioni); introduce Elena Casagrande.