Il giornale del 15 maggio. Edizione digitale
NOI, c'è vita in oratorio.
Il NOI non è un’associazione che “riempie” il tempo libero, ma che vuole riempire ogni tempo di Vangelo». Così don Paolo Cester, da dieci anni presidente diocesano dell’associazione NOI, parroco di Santa Lucia di Piave e Sarano, condensa in poche parole il ruolo e le finalità degli oratori e dei circoli di NOI associazione che sono attivi in varie parrocchie della diocesi, rappresentando un segnale di vitalità e di apertura della comunità.
Alla luce della sua esperienza di parroco, perché è importante l’oratorio, l’attività di animazione che c’è intorno a questa struttura? «Perché dà spessore alla vita comunitaria, altrimenti c’è il rischio di "appiattirsi" sugli aspetti celebrativi, legati alla catechesi, mentre la vita della comunità ha bisogno di relazioni, di lavorare sulle diverse dimensioni della vita d’ogni giorno, dal lavoro alla festa ad altri ambiti».
Una caratteristica degli oratori è proprio la varietà di proposte da uno all’altro… «Gli oratori, i circoli NOI sono uno strumento che prende forma a seconda della parrocchia, delle persone che ci lavorano. E danno la possibilità di spaziare su tutti gli ambiti, da quelli più alti, come la cultura o la formazione, a quelli «I più “pratici”, come i laboratori di manualità, i tornei, le feste, le escursioni, le gite. L’oratorio non è un luogo muto, ma un luogo che parla, che va incontro alle attese delle persone, a partire a quelle dei più piccoli. Perciò non è la stessa cosa fare un laboratorio, o un Grest o un torneo, in oratorio parrocchiale invece che altrove».
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