Il giornale del 28 settembre. Edizione digitale
Abbiamo perso il senso civico.
Purtroppo il vecchio adagio veneto “la roba del Comùn no l’e de nesùn” è fatto proprio ancora da tante persone. Che considerano il marciapiede, la pubblica via, il parco giochi, la scuola, il sagrato della chiesa, come una “terra di nessuno” dove si può fare un po’ di tutto, “tanto non è mica casa mia”.
Facendo arrabbiare amministratori pubblici come Cristina Pin, sindaco per la terza volta di Cison, che ha fatto della pulizia e dell’ordine uno dei capisaldi della sua azione amministrativa. Un impegno che ha dato i suoi frutti, come testimonia l’ammissione nel gruppo de “I borghi più belli d’Italia”.
«La maggioranza dei miei concittadini – spiega Pin – la pensa come me. Ma c’è uno “zoccolo duro”, che quantifico tra il 10 e il 15 per cento della popolazione, che non ha a cuore gli spazi pubblici. Così sono costretta a emettere ordinanze per vietare comportamenti che la buona educazione dice essere poco civili». Come gettare i mozziconi di sigaretta per terra: «Fece scalpore la mia ordinanza di due anni fa. Ebbene, sono bastate quattro segnalazioni, con l’invito ai soggetti interessati a raccogliere pubblicamente i mozziconi, per ridurre questo malcostume ».
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