Incontro a Sacile sul libro degli anni vittoriesi di Luciani

Nel contesto dell’edizione 2018 di “Ascoltare, Leggere e Crescere”, mercoledì 24 ottobre, alle 20.30, presso il Salone delle Feste di Palazzo Ragazzoni, a Sacile, si tiene l’incontro dal titolo: “Albino Luciani, vescovo di Vittorio Veneto (1959-1970). A quarant’anni dalla morte”. Dopo i saluti del sindaco di Sacile, Carlo Spagnol, e di mons. Corrado Pizziolo, vescovo Diocesi di Vittorio Veneto, intervengono mons. Pietro Mazzarotto, parroco emerito del duomo di Sacile, il prof. Aldo Toffoli, già sindaco di Vittorio Veneto, e Marco Roncalli, giornalista e scrittore. Modera il dibattito don Alessio Magoga, direttore del settimanale diocesano L’Azione. La serata gode del patrocinio del Comune, in collaborazione con la diocesi di Vittorio Veneto e con Radio Palazzo Carli.

Oggetto della serata sarà la presentazione del volume “Albino Luciani, vescovo di Vittorio Veneto, nella memoria dei suoi diocesani”, edito lo scorso febbraio dalla casa editrice L’Azione, di Vittorio Veneto. L’idea di un volume che raccogliesse testimonianze, memorie e studi sulla figura di Albino Luciani in quanto “vescovo di Vittorio Veneto” nacque nel 2012, centenario della sua nascita. Gli anni vittoriesi, infatti, rappresentano un periodo della vita del futuro Giovanni Paolo I non ancora adeguatamente valorizzato. Come scrive mons. Pizziolo nella presentazione, gli anni che vanno dal gennaio 1959 al febbraio 1970 sono stati “undici anni di episcopato nel quale mons. Luciani diede certamente il meglio di sé stesso nella predicazione, nell’insegnamento, nelle celebrazioni, nella guida pastorale della diocesi vittoriese. Anni resi assolutamente unici e straordinari a motivo della partecipazione del vescovo di Vittorio Veneto alla celebrazione del Concilio Vaticano II”. 

I quattordici saggi che compongono il libro sono scritti da fedeli della diocesi di Vittorio Veneto – diciassette per la precisione: alcuni testimoni oculari, altri appassionati e studiosi – e mostrano lo svolgersi e il costruirsi del ministero episcopale di mons. Luciani a Vittorio Veneto. Qui egli “ha imparato” a fare il vescovo e ha svolto il suo ufficio cercando sempre il bene della diocesi, anche in momenti particolarmente difficili e complessi. “Ciò che emerge da questo volume – continua il vescovo Corrado – è la figura di un pastore che davvero ha dato tutto sé stesso per il gregge affidatogli”. Un pastore, soprattutto, umile, semplice e vicino alla gente: proprio quello che i Padri del Conclave, il 26 agosto del ’78, videro in lui al momento dell’elezione del successore di papa Paolo VI.

LIBRO SU LUCIANI, GLI AUTORI

Il libro “Albino Luciani, vescovo di Vittorio Veneto, nella memoria dei suoi diocesani” – casa editrice L’Azione, Vittorio Veneto 2018, 384 pp., 20 euro – è articolato nei seguenti capitoli (tra parentesi gli autori): La polvere su cui Dio scrive (Giuseppe Migotto); Humilitas (don Paolino Carrer e don Martino Zagonel); Il Sermo humilis del “discepolo” del Concilio (+ don Piergiorgio Da Canal); Il Seminario è tutto, in una Diocesi (don Bruno Daniel); La Diocesi tutta intera dev’essere missionaria (Federico Citron); Il vescovo e il patrimonio artistico della Diocesi (Franco Posocco); Gioie, speranze, tristezze e angosce dei lavoratori (Fernando Checchin, Antonio Giandon e Goriziano Merotto); Il fuoco dell’amore agli studi (Lamberto Pillonetto); Convertito dal Concilio (don Giampiero Moret); Lingua e stile negli scritti di Albino Luciani (Silvano Piccoli); Cosa grande e meravigliosa, la famiglia (don Graziano De Nardo e Goriziano Merotto); Luciani e la politica (Aldo Toffoli); Lo “scisma” di Montaner (Nello Della Giustina); L’addio (Alessandro Toffoli).