Innovazione e capitale umano: parte da Padova e Treviso l’“alleanza imprese-università”
Siglato l’Accordo quadro di collaborazione tra Assindustria Venetocentro e Università di Padova per far decollare il trasferimento tecnologico e di conoscenza
Alta qualità della didattica e ricerca, limitato impatto sul mercato. Imprese che faticano a trovare competenze adeguate (nel 40% dei casi), più laureati che se ne vanno rispetto a quelli che arrivano. Se Padova, Treviso e il Veneto, per qualità degli atenei e del tessuto di imprese, si confermano al top in Italia, nel confronto in termini brevettuali, di dotazione e mobilità dei laureati 25-39enni (-4,6 per mille nel 2016, -2,6 nel 2017) con i “motori” europei e con regioni affini come Lombardia (da +13,7 a +14,6 per mille) ed Emilia Romagna (+15,3 e +15,5) il risultato è ben diverso.
Colmare questo gap, gettare un «ponte» tra ricerca e competitività industriale, tra domanda e offerta di risorse umane ad elevata qualificazione, tra investimento in alta formazione, sviluppo delle competenze e attrazione di giovani talenti è l’obiettivo dell’accordo quadro siglato oggi e presentato a Palazzo Bo da Rosario Rizzuto, Rettore dell’Università di Padova, da Massimo Finco, Presidente di Assindustria Venetocentro Imprenditori Padova Treviso, insieme a Fabrizio Dughiero, Prorettore al Trasferimento tecnologico e rapporti con le imprese.
Al centro dell’accordo il consolidamento della sinergia tra Università e imprese, come strategia di arricchimento e innovazione dell’offerta didattica e di competitività aziendale, con il molteplice obiettivo di trasferire tecnologia e conoscenza al sistema produttivo, facilitare l’accesso delle Pmi alle competenze dell’Ateneo e dei suoi 32 Dipartimenti, sviluppare nei giovani competenze sempre più rispondenti al fabbisogno di competitività delle imprese e diffondere in queste la cultura dell’alta formazione e la consapevolezza del valore strategico dell’investimento in conoscenza. Insomma, scaricare a terra l’eccellenza scientifica, tradurla in competitività industriale e innovazione, più alto livello di competenza, impiegabilità e attrazione dei giovani laureati. Su questo fronte Assindustria Venetocentro da tempo svolge un ruolo di “cerniera” tra mondo accademico e produttivo e oggi rilancia attraverso un piano organico di azioni, grazie alla collaborazione sistemica con l’Università di Padova.
L’accordo, il primo così strutturato, di durata triennale si sviluppa lungo più filoni di attività, a partire dalla promozione di forme di partenariato didattico e co-progettazione, attivazione di tirocini curriculari e di dottorati di ricerca industriale (pronto il bando per 10 borse di dottorando per complessivi 700.000 Euro con Fondazione Cariparo e Intesa Sanpaolo, co-finanziate dalle imprese) per l’inserimento in azienda di professionalità a elevata qualificazione e lo sviluppo di progetti di ricerca, passando per le attività di placement e l’orientamento ai percorsi universitari a indirizzo scientifico-tecnologico, fino alle azioni a supporto del trasferimento di tecnologia e cultura innovativa. L'Associazione e l’Università si sono impegnate a valutare annualmente i risultati della collaborazione sulla base di indicatori quantitativi e qualitativi definiti.
In questa direzione, Assindustria Venetocentro e Università di Padova confermano l’impegno ad avviare il Digital Innovation Hub nell’area Fiera, in grado di fornire alle imprese, specialmente Pmi, gli strumenti e le competenze necessari per affrontare la digitalizzazione dei processi produttivi. Un hub di incontro unico che insieme al Competence Center del Triveneto (SMACT) sarà il punto di riferimento per le imprese che vogliono “toccare con mano” le opportunità di Industria 4.0, sperimentare le tecnologie digitali e integrarle nei processi produttivi.
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