Inquinamento dell’aria. Criticità per le concentrazioni delle polveri PM10
Lo dice l'Arpav in una nota.
Nei giorni scorsi le condizioni meteorologiche hanno determinato l’aumento delle concentrazioni delle polveri PM10 nell’aria in tutta la pianura padana, situazione che si protrarrà anche in Veneto per più giorni. Di seguito le informazioni sull’inquinamento dell’aria e alcuni consigli per i cittadini.
La previsione. Nei prossimi giorni il persistere di condizioni meteorologiche favorevoli all’accumulo di inquinanti dovute all’affermarsi di una vasta area di alta pressione sul Mediterraneo occidentale, manterrà in tutta la pianura padana valori di polveri PM10 particolarmente elevati. Mancando gli eventi meteorologici principali per la dispersione e l’abbattimento delle polveri sottili, piogge e vento, l’unica possibilità per una parziale riduzione delle concentrazioni sarà costituita o da nebbie intense, che operano una deposizione umida al suolo degli inquinanti, o da nuvolosità presente nelle ore notturne che limita l’inversione termica e la stratificazione dell’aria nelle ore più fredde.
Analisi della situazione meteorologica. Dall’inizio della settimana scorsa le condizioni meteorologiche sono state caratterizzate da tempo stabile e regime anticiclonico, le ultime precipitazioni in pianura risalgono al 23 novembre. Anche la ventilazione è sempre stata debole o assente. Negli ultimi giorni il campo di alta pressione si è rafforzato. Durante il giorno il cielo è stato spesso soleggiato comportando un minimo rimescolamento diurno, sufficiente a rompere solo per poche ore o a sollevare di qualche centinaio di metri, lo strato di inversione termica che intrappola e confina gli inquinanti atmosferici in prossimità del suolo.
Tali condizioni meteorologiche hanno favorito l’accumulo delle polveri sottili (PM10), le cui concentrazioni hanno evidenziato un marcato progressivo aumento, soprattutto in pianura, a partire da giovedì 26 novembre, facendo registrare superamenti del valore limite giornaliero (fissato per legge a 50 µg/m3) in gran parte delle centraline della rete.
I superamenti nelle province. L’analisi delle concentrazioni di PM10, nei capoluoghi di provincia, ha evidenziato un periodo continuativo di superamento del valore limite giornaliero: 7 giorni (dal 25 novembre al 1 dicembre) a Verona, 6 giorni (dal 26 novembre al 1 dicembre) a Vicenza, 4 giorni (dal 28 novembre al 1 dicembre) a Treviso, Venezia, Padova, Rovigo. Le concentrazioni hanno raggiunto i livelli più critici durante la giornata di ieri con punte massime comprese tra i 110 e 133 µg/m3 nei capoluoghi. Si precisa che le concentrazioni registrate, sempre nella giornata di ieri, nelle stazioni di pianura, al di fuori dei capoluoghi di provincia, sono state tutte al di sopra del valore limite giornaliero (50 µg/m3). Unica eccezione il bellunese dove le concentrazioni di polveri sono rimaste al di sotto del valore limite giornaliero anche durante gli ultimi giorni, a parte la stazione “Area Feltrina” che ha registrato due superamenti (73 µg/m3 il 1 dicembre e 52 µg/m3 il 29 novembre).
Cosa fare. Per ridurre le concentrazioni di polveri sottili è necessario favorire la mobilità sostenibile utilizzando i mezzi pubblici per gli spostamenti quotidiani. Per il riscaldamento domestico è opportuno utilizzare combustibili meno inquinanti (metano o gpl), limitando i consumi adoperando impianti ad alto rendimento (caldaie a condensazione), mantenendo una temperatura non eccessivamente elevata in casa (19-20 °C) e migliorando l’isolamento termico delle abitazioni. E’ indispensabile curare scrupolosamente la manutenzione di caminetti e stufe, mantenendo la canna fumaria pulita e assicurando un tiraggio ottimale. Infatti è opportuno ricordare che la combustione della biomassa legnosa, specie in apparecchi obsoleti e con scarsa manutenzione, resta una delle sorgenti principali di polveri sottili.
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