Latte: 24,5 milioni per Soligo e Lattebusche

Un progetto industriale da 24,5 milioni di euro, con 10 milioni di agevolazioni pubbliche, aiuterà il settore lattiero-caseario del Veneto a recuperare efficienza e sostenibilità e a competere con i maggiori produttori internazionali di latte, gelati, formaggi e latticini. È l’obiettivo dell’accordo di programma tra il Ministero per lo Sviluppo economico, Regione Veneto e Invitalia (Agenzia nazionale per lo sviluppo d'impresa, di proprietà del Ministero dell'Economia) su un progetto quadriennale che investe nella riqualificazione di quattro dei cinque stabilimenti di Lattebusche (Busche, Sandrigo, Carmignano e Chioggia) e nel potenziamento della centrale di Farra di Soligo della, nonché nella sede logistica di san Donà di Piave.

La Latteria di Soligo avvierà, inoltre, un percorso di ricerca volto ad aumentare la qualità e la conservabilità dei formaggi freschi, riutilizzando e valorizzando il siero che deriva dalla lavorazione dei formaggi. Il piano di investimenti prevede che la cooperativa Lattebusche investa 15,5 milioni (di cui 6,2 coperti da agevolazioni) e la Latteria di Soligo investe 7,4 milioni di euro (3 garantiti dagli aiuti). Il programma di investimenti rafforzerà la produttività delle due latterie e creerà 34 nuovi posti di lavoro.

Il Veneto è la terza regione produttrice di latte in Italia e trasforma in formaggi tipici l’85 per cento del latte prodotto. Obiettivo dell’investimento è ridurre i costi di produzione, creare un sistema logistico e produttivo efficiente, migliorare l’impatto ambientale e incrementare la qualità dei prodotti e quindi delle vendite. Per questo la Regione Veneto ha concesso 500 mila euro, cofinanziando il contratto di sviluppo siglato con Ministero e Invitalia.