MARENO DI PIAVE: la ceramica fa miracoli!
Laboratori dei Piccoli Ceramisti con i giovani con sindrome down
Il procedimento che trasforma un pezzo informe di argilla in un piatto, una ciotola, un bicchiere, un piccolo pezzo d’arte, potrebbe sembrare una sorta di miracolo. Non è solo la capacità di creare la forma con tutte le attenzioni del caso, ma si tratta poi di tramutarla in qualcosa di personale mettendoci del proprio e decorandola seguendo il cuore… È parte dell’insegnamento che i Ceramisti di Scomigo hanno trasmesso ai giovani allievi dell’Aipd (Associazione italiana persone down), con i quali da qualche tempo hanno organizzato una serie di laboratori che hanno sfornato splendidi oggetti venduti in men che non si dica. Ai ragazzi è affidato il compito di dipingerli seguendo il proprio estro creativo. Ma pensate quale stupore li può aver presi quando, per la prima volta, dopo essersi tanto impegnati nel decorare i loro oggetti, uno strato di vetrina ha fatto sparire tutto il disegno. Non sapevano ancora che, dopo la cottura della ceramica a mille gradi, le tinte sarebbero ricomparse più brillanti che mai. Il piccolo prodigio dell’arte ceramica si era così compiuto. La collaborazione tra i maestri ceramisti di Scomigo e i giovani dell’Aipd è nata in occasione di uno degli eventi più attesi dell’anno nella piccola frazione di Conegliano: la manifestazione “Ceramica nel borgo”, durante la quale il centro si anima di stand con splendidi oggetti d’arte e vasellame di ogni tipo. A una di queste edizioni hanno partecipato i ragazzi con il loro banchetto dove vendevano già prodotti e manufatti creati da loro. Essere circondati da tanti oggetti affascinanti li ha però convinti a chiedere al presidente Renzo Salvador di poter sperimentare anche l’arte ceramica e i maestri hanno risposto con entusiasmo. Da allora sono state numerose le collaborazioni che hanno dato vita alla serie dei cento bicchieri in edizione limitata e poi alle cento ciotole, anch’esse numerate e vendute. Prima del lockdown sono iniziati i laboratori per una nuova serie di ciotole destinate a diventare bomboniere per una coppia di sposi. Poi l’emergenza ha interrotto le attività imponendo nuove regole. Di solito i corsi si tengono nella sede dei Ceramisti di Scomigo, di proprietà della Curia, ma con le nuove disposizioni sul distanziamento sociale il maestro Giuseppe Lorenzet, che si occupa in prima persona di questa iniziativa, ha dovuto riorganizzare tutto e così ha trasformato la sede dell’Aipd di Mareno di Piave in un atelier a cielo aperto. I ragazzi hanno avuto la possibilità di riprendere le attività e di lavorare per buona parte dell’estate sui tavoli all’esterno, dimostrando grande impegno. Non tutti sono sempre presenti perché gran parte di loro lavora, ma un numero costante partecipa agli incontri portando avanti l’opera con molta creatività, trasferendo i propri gusti personali nella scelta dei colori e dei motivi decorativi. Oltre agli appuntamenti stabiliti, i ragazzi preparano le ciotole anche in vista del Natale, quando confezionano i cesti con i vari prodotti che realizzano durante l’anno, la cui vendita sostiene l’associazione. Non è l’unica iniziativa che i Ceramisti di Scomigo, da anni impegnati nel sociale, sostengono in tal senso. Sono in campo diverse collaborazioni con varie associazioni del territorio che hanno subito una battuta d’arresto a causa della pandemia, ma intendono riprendere se non ci saranno impedimenti a settembre. Salta tuttavia quest’anno la tanto attesa 14ª edizione di “Ceramisti nel borgo”, che si tiene solitamente la prima domenica di ottobre, con grande rammarico degli organizzatori in primis e di tutti i partecipanti, un appuntamento che richiama moltissima gente, rimandato al 2021.
Chiara Dall’Armellina
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