MOSNIGO: l'ultimo saluto a don Alfeo Nespolo
Il Vescovo: un prete amato dai fedeli
Liturgia eucaristica di commiato a don Alfeo Nespolo nella chiesa di Mosnigo il pomeriggio del 28 agosto. Il vescovo Corrado ha ricordato don Alfeo come «un prete sicuramente amato dai fedeli a cui è stato inviato come pastore, perché sentito come un vero padre. Aveva – attraverso la parola, ma anche attraverso tutto il suo comportamento – il dono di esortare, di incoraggiare, di stimolare ciascuno a comportarsi in maniera degna di Dio. Conoscendolo, sono sempre rimasto colpito dal suo sorriso semplice, accogliente e incoraggiante, ma, contemporaneamente, dalla capacità di vedere e individuare le questioni, i punti di forza e, insieme, anche i punti dolenti delle comunità che guidava, ma con uno stile positivo, incoraggiante... promovente la volontà e il coinvolgimento delle persone. Certo, dando lui – per primo – l’esempio».
Il Vescovo ha quindi sottolineato l’impegno «di solidarietà e di carità in cui don Alfeo si spese a favore di tante situazioni di calamità e di bisogno. A cominciare dal terremoto del Friuli fino alle situazioni di conflitto e di povertà delle regioni dell’ex Jugoslavia». Senza mai trascurare i doveri in parrocchia. In ragione del suo impegno umanitario ricevette un significativo riconoscimento, e cioè la nomina a Cavaliere della Repubblica alla fine del 2002.
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