Maltempo 2014: richiesto lo stato di emergenza per il Veneto
Presentata la relazione al governo.
Per gli eccezionali eventi atmosferici che hanno colpito il territorio del Veneto da maggio a novembre 2014, il presidente della Regione Luca Zaia ha chiesto al governo la dichiarazione dello stato di emergenza e un adeguato sostegno finanziario al fine di assicurare le necessarie operazioni di soccorso alla popolazioni colpite; l'attuazione degli interventi indifferibili e urgenti necessari a garantire la pubblica incolumità; ripristinare i danni subiti dal patrimonio pubblico e privato e per il ritorno alle normali condizioni di vita della popolazione. I danni segnalati ammontano ad un totale di circa 177 milioni di euro coinvolgendo più di 160 comuni veneti.
La richiesta, trasmessa al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e al Capo del Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli in conformità a quanto previsto dalle direttive in vigore, è corredata da una relazione tecnica che illustra in modo più puntuale gli eventi meteo eccezionali che si sono verificati nel territorio veneto con fenomeni di diversa natura (nubifragi, vento forte, trombe d'aria, fenomeni grandinigeni, fenomeni franosi, etc.) e che si sono manifestati, talvolta con forte intensità, a "macchia di leopardo".
Zaia sottolinea che, in base alla normativa vigente, è da ritenersi eccezionale l'insieme degli eventi meteorologici che hanno colpito il territorio veneto nell’arco temporale che va da maggio a novembre dello scorso anno. Va tenuta infatti in considerazione la particolare intensità, nonché l'elevato numero e la frequenza di accadimento di eventi puntuali che hanno coinvolto, considerati nel loro insieme, una rilevante parte del territorio ed hanno determinato situazioni di criticità con effetti al suolo diversificati: esondazioni di fiumi con interessamento di centri abitati, terreni agricoli ed attività produttive e infrastrutture viarie; innesco di movimenti franosi che hanno determinato danni a infrastrutture, edifici pubblici e privati; interruzione di collegamenti viari e di servizi essenziali, causando condizioni di disagio alla popolazione e determinando, nel loro insieme, una grave compromissione delle attività commerciali ed agricole in molte zone.
Quanto verificatosi determina quindi la necessità dell'adozione della dichiarazione dello "Stato di Emergenza" – scrive Zaia - tenuto conto che la situazione ha richiesto l'adozione di misure che trascendono le capacità operative e finanziarie degli enti ordinariamente competenti, anche in considerazione della cronicità degli eventi critici che hanno colpito il territorio regionale.
Zaia precisa anche che la richiesta non ricomprende l'evento che ha colpito il 2 agosto i Comuni di Refrontolo, Tarzo, Cison di Valmarino e Pieve di Soligo in provincia di Treviso, seppure ricada nel medesimo arco temporale e rientri nella situazione generale. L’evento è stato oggetto infatti di una separata istanza già trasmessa nei giorni scorsi.
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