Oltre 5 mila uova per le sfide sui campi delle righèe
Dal 27 marzo al 3 aprile c’è l’Andar per borghi a visitar righèe: 9 i campi da gioco a Vittorio Veneto, Conegliano e San Vendemiano
Cantieri aperti per le righèe e già oltre 5 mila uova sono pronte. I volontari della Comunità Ludica della Righèa sono al lavoro per preparare i campi da giocoche dal giorno di Pasqua, domenica 27 marzo, e fino al 3 aprile ospiteranno le sfide a suon di uova sode dipinte fatte rotolare nel catino di argilla, terra e sassi, costruito con dovizia di particolari tecnici dai maestri della righèa. E’ il gioco della tradizione pasquale che fonda le sue radici nella cultura contadina di metà Ottocento e che oggi unisce le generazioni.
Qualche campo è già pronto ed operativo: alla righèa realizzata al Campus Scolastico Santa Giovanna d’Arco di via del Fante, a Vittorio Veneto, si gioca già da qualche giorno. Alunni ed insegnanti hanno portato a scuola la tradizione pasquale, gioco che metteranno ora a disposizione di tutti. Al Parco San Valentino di Cozzuolo righèa pure costruita ed ora è in corso la decorazione del campo. Nelle prossime ore partiranno i lavori per realizzare la rigolana (così viene chiamato il gioco nel coneglianese) che dominerà la centralissima piazza Cima a Conegliano, mentre sabato pomeriggio come tradizione i volontari realizzeranno la righèa di Borgo San Pierin a Scomigo.
9 CAMPI DA GIOCO. Si gioca a Vittorio Veneto nel quartiere di Ceneda al Bar Duomo (in piazza Giovanni Paolo I), a Casa Baccichetti (in via Enrico Toti) e alla scuola Santa Giovanna d’Arco (in via del Fante); a Cozzuolo presso la righèa allestita all’interno del Parco San Valentino (in via Grazioli); a San Giacomo di Veglia nella corte del Borgo Al Ponte e a Carpesica nella suggestiva cornice di Borgo Pretura. Rigolana a Conegliano nella centralissima Piazza Cima, ai piedi del municipio, e nella frazione di Scomigo, precisamente a Borgo San Pierin. Infine a San Vendemiano si gioca in località Cosniga.
A PASQUETTA LA SFIDA TRA SINDACI. La tradizione vuole che nel giorno di Pasquetta, Lunedì dell’Angelo, i sindaci dei comuni che ospitano l’Andar per borghi a visitar righèe si sfidino sul campo da gioco della righèa. Quest’anno sarà la righèa di Piazza Cima, curata dall’associazione Dama Castellana, ad ospitare lunedì 28 marzo alle 15 il match a suon di uova sode tra sindaci.
COMUNITÀ LUDICA DELLA RIGHEA: 150 VOLONTARI PER UNA TRADIZIONE. L'associazione Insieme per Ceneda ha fatto rinascere, a partire dagli anni Novanta, la tradizione della righèa. Ora la porta avanti grazie ai volontari che costruiscono le righèe, accolgono i visitatori e conservano il rituale: sono la Comunità Ludica della Righèa. Oltre ad Insieme per Ceneda ne fanno parte: associazione San Valentino, associazione Sant'Elena, Giovani San Vendemiano, Borgo al Ponte, Famiglie di Borgo Pretura, Casa Baccichetti, Dama Castellana, Bar Duomo a Ceneda e Campus Scolastico Santa Giovanna d’Arco.
RIGHEA E CITTÀ EUROPEA DEL VINO 2016 – L’Andar per borghi a visitar righèe rientra tra gli eventi ufficiali del Conegliano Valdobbiadene – Regione del Prosecco Superiore docg eletto Città Europea del Vino 2016.
LA RIGHEA TRADIZIONE PASQUALE - Nell’Alta Marca Trevigiana dalla domenica di Pasqua fino a quella successiva, con clou nel giorno di Pasquetta, tutti giocano a righèa o rigolana come viene chiamata nel Coneglianese. Bambini e nonni, famiglie e giovani si ritrovano nei campi da gioco per cimentarsi in un gioco semplice, genuino e che unisce tutti. Ciascun giocatore è munito di uova sode dipinte, così da personalizzarle, che a turno vengono fatte rotolare nella righèa. Lo scopo è colpire le uova avversarie, ammaccandole senza però danneggiare la propria, o far raggiungere al proprio uovo la monetina che si trova nel campo, che così viene vinta. La righèa viene costruita con sassi, sabbia, creta e terra ed è un’arte che viene pure tramandata. Le regole di gioco sono semplici e per chi non le conosce ci sarà modo di trovare, presso ciascun campo da gioco, dei volontari disposti ad insegnare il gioco. Come tutti i giochi c’è anche un arbitro, il ranzinier, che con un apposito bastone (ranzìn) recupera le uova dalla righèa.
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