PD: a Treviso mancano medici di base per 115 mila cittadini!
Rachele Scarpa: servono interventi strutturali
La deputata del Partito Democratico Rachele Scarpa (nella foto) interviene in merito alla carenza di medici di base in provincia di Treviso.
"I dati del rapporto dello SPI CGIL di Treviso sulla sanità di prossimità sono drammatici, e dimostrano tutte le mancanze e l'assenza di una programmazione efficace da parte dell'azienda sanitaria locale e della Regione.
Il progressivo disinvestimento nel pubblico sta causando uno scivolamento verso la privatizzazione della nostra sanità, sempre più esclusiva e lontana dal cittadino. Il risultato è che 115mila cittadini della Marca sono scoperti dall'assistenza di base: molti sono costretti a percorrere anche 30 km per trovare il primo presidio medico, con paesi che non hanno nemmeno un medico di base. Per sopperire al problema l’ULSS nelle ultime settimane ha assunto con contratto a tempo determinato 38 medici specializzandi: una soluzione palliativa, che non copre l'intero fabbisogno e che rischia di compromettere il percorso di formazione degli specializzandi.
Anche l’innalzamento del numero massimo di assistiti da 1500 e 1800 non è una soluzione. Molti attualmente seguono già fino a 2000 assistiti, e vediamo già le conseguenze importanti sulla qualità del servizio.
Serve invertire immediatamente la rotta. Come suggerisce lo SPI CGIL, dobbiamo superare il metodo per cui i medici di base sono in convenzione con l'ULSS e procedere attraverso l'assunzione diretta da parte dell'azienda sanitaria. Sul lungo periodo, invece, servono programmazione e risorse: va risolto definitivamente l'imbuto formativo tra laureati e specializzandi, aumentando ancora le borse. Serve però anche impegnarsi a livello nazionale per superare l'accesso programmato al corso di Medicina, con adeguate risorse per garantire didattica di qualità ad un più alto numero di studenti".
(comunicato stampa)
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