Pagamenti elettronici, nuove regole per bancomat e carte di credito
Il 9 giugno scorso la Commissione europea ha dato però il benvenuto alle nuove regole, approvate per accrescere la chiarezza delle informazioni per venditori e acquirenti.
La trasparenza nei pagamenti telematici è sempre stata materia oscura, per la maggior parte degli utilizzatori. Il 9 giugno scorso la Commissione europea ha dato però il benvenuto alle nuove regole, approvate per accrescere la chiarezza delle informazioni per venditori e acquirenti.
Si tratta dell'attuazione completa dell'Interchange Fees Regulation approvato nel 2015, di cui erano effettive solo alcune parti.
Quando un consumatore paga per mezzo di una carta elettronica, che sia essa di debito (bancomat) o di credito, la banca del rivenditore paga una commissione alla banca del consumatore che ha autorizzato il pagamento. Questa commissione tra le due banche, in gergo commissione d'interscambio, è dedotta dalla cifra totale che la banca del rivenditore riceve per la transazione.
Secondo la commissaria per la competizione Margrethe Vestager, la mancanza di trasparenza sui veri valori delle fees ha creato in passato costi molto più alti, sempre sopportati dai consumatori finali.
Il primo set di regole del Regolamento ha finalmente fissato nel 2015 un tetto massimo per le quote, beneficiando milioni di europei che giornalmente usano gli strumenti elettronici.
Quello che è divenuto applicabile dal 9 giugno, invece, riguarda ulteriori guadagni in efficienza, nello specifico:
• Libertà di scelta del metodo di pagamento: con la maggior parte delle carte di credito o debito, è possibile scegliere tra diversi circuiti di pagamento (Maestro o PagoBancomat ad esempio). D'ora in poi è consentita la massima libertà per acquirenti e rivenditori di scegliere il circuito più comodo. La prassi vedrà il rivenditore pre-impostare il proprio marchio di riferimento, lasciando il consumatore libero di scegliere. In precedenza, la scelta era fatta dalla banca del consumatore che aveva l'incentivo a massimizzare la commissione applicata;
• Una carta per tutti i servizi: proprio in virtù di questa accresciuta libertà per tutti gli utilizzatori, diventerà sempre più importante l'abilità di scegliere il metodo di pagamento con facilità. D'ora in poi, sarà consentito di richiedere alla propria banca una singola carta che permetta di spaziare fra tutti i prodotti finanziari, da Maestro a Visa, da MasterCard ad American Express;
• Informazioni più chiare dovranno essere garantite ai consumatori. In maniera univoca le attività commerciali dovranno esporre le carte accettate; per le vendite online, queste informazioni dovranno essere disponibili sul sito al momento del pagamento per garantire completa libertà di scelta;
• Sapere per cosa si sta pagando è fondamentale. I consumatori sono costretti a pagare indirettamente queste commissioni tramite prezzi più alti. Tipicamente, le banche praticavano ai rivenditori una singola tariffa a prescindere dalla transazione o del metodo di pagamento, anche se potenzialmente le Interchange fees erano differenti. Da qui in avanti, le banche hanno l'obbligo di specificare la commissione applicata per ogni transazione, garantendo maggiore chiarezza e capacità di scegliere per i rivenditori.
Il Commissario per la stabilità finanziaria Jonathan Hill ha espresso la sua enorme soddisfazione per questo risultato, dichiarando che, grazie a questo Regolamento, aumenterà notevolmente l'accettazione delle carte elettroniche in tutto il territorio dell'Unione eliminando quasi totalmente i sovrapprezzi sui consumatori.
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