Previsioni meteo - 06.10.2017

Settembre 2017 è risultato più fresco della media storica sulle nostre zone (considerazione estendibile anche ad un orizzonte più vasto, come visibile nella mappa che segue), primo mese di tal segno climatico dopo lo scorso gennaio. E' pertanto piuttosto agevole comprendere che, avendo registrato 2 mesi su 9 sotto la media, l'andamento annuale è del tutto sbilanciato verso il caldo, come abbiamo potuto constatare dai dati estivi (seconda estate più calda, dopo il 2003).

Questa mappa di anomalia termica superficiale, riferita al mese di settembre appena concluso, rappresenta mediante colorazione le anomalie rispetto alla media trentennale di riferimento.

Si confronti questa mappa con la seguente, relativa al territorio italiano per il mese di agosto (fonte http://www.isac.cnr.it/climstor/climate_news.html )

Osserviamo che tale andamento più fresco è coinciso con precipitazioni in genere abbondanti, sebbene ben lungi dal riportare in media pluviometrica la stagione. Inoltre, l'andamento dell'inizio di ottobre e le prospettive future fanno propendere per una nuova fase mite e secca. In sintesi: una rondine non fa primavera, e il riscaldamento continua.
Dall'immagine del satellite riferita al pomeriggio di ieri osserviamo un fronte freddo seguito da aria fredda artica (frecce blu) in arrivo da nord; sulla sua strada ha incontrato le Alpi, che hanno protetto (come sempre accade in questi frangenti) il versante meridionale. L'aria che sta affluendo in queste ore è piuttosto fredda in quota ma assai secca, pertanto non sono attese precipitazioni rilevanti. Il fenomeno più tangibile sarà un deciso calo termico che avrà il suo picco tra venerdì e sabato, specie se il cielo si presentasse del tutto sereno con calma di vento.

In sintesi, ecco il tempo per i prossimi giorni:
Venerdì 6 ottobre (attendibilità 90%): veloce transito notturno del fronte freddo con successive ampie schiarite e rinforzo dei venti settentrionali con associato calo termico. Nel pomeriggio non escluso qualche breve rovescio in marcia dalle Dolomiti alle Prealpi, con spruzzate di neve sulle Dolomiti oltre i 2000m. In serata generali rasserenamenti ovunque con venti tesi.

Sabato 7 (90%): per buona parte della giornata cielo sereno o poco nuvoloso con aria tersa e minime in discesa grazie alla notte serena. Dal tardo pomeriggio/sera veloce aumento delle nubi alte da nordovest, ma senza precipitazioni.

Domenica 8 (70%): un nuovo impulso umido e leggermente instabile da nordovest attraverserà le Alpi in mattinata, portando con sè nuvolosità diffusa ma fenomeni assenti. Dal pomeriggio tendenza a schiarite via via più ampie a partire da nord con cielo in prevalenza sereno nella notte su lunedì.

Tendenza per la settimana

A livello europeo la circolazione generale vedrà il mantenimento di un flusso mediamente zonale, disposto pertanto lungo i paralleli. In tale configurazione sono da attendersi condizioni in genere stabili, con modesti corpi nuvolosi, foschie mattutine e assenza di peggioramenti significativi con temperature inizialmente in media stagionale, ma con tendenza a progressivo lento rialzo specie in quota. La prima parte di ottobre sembra destinata a chiudersi molto secca, allontanando nuovamente le speranze per un recupero pluviometrico in uno dei periodi statisticamente più piovosi; l'alta pressione subtropicale, temporaneamente ritiratasi dalla scena a settembre, è tornata ben solida tra Spagna e Atlantico orientale, ponendo le basi per una reiterazione della siccità.

Nota: con questo intervento termina questa rubrica a carattere periodico, per motivi di natura personale. Desidero ringraziare la redazione de L'Azione, il Direttore e tutti i lettori che hanno creduto in questa rubrica e l'hanno apprezzata nel corso dell'anno. La collaborazione con l'Azione continuerà sotto forma di articoli non periodici, inerenti approfondimenti su tematiche di clima, ambiente e natura, con particolare riferimento agli effetti del cambiamento climatico sul nostro territorio.

Grazie

Andrea Costantini - tecnico meteorologo