Previsioni meteo - 31.01.2017
Le previsioni del tempo in diocesi a cura di Andrea Costantini.
Il mese di gennaio si conclude in queste ore con condizioni meteo che propongono un cambiamento, seppur per il momento ancora modesto e non incisivo. Dopo molte settimane di alta pressione (sia di natura assai mite sub-tropicale che di estrazione fredda continentale), le correnti oceaniche si avvicinano con maggior intensità all'arco alpino, apportando aria molto umida e temperata che sarà associata al ritorno di precipitazioni sparse. La quota neve si manterrà molto alta per il periodo (1500-1700m o anche oltre sulle Prealpi più vicine alla pianura, leggermente inferiore sulle Dolomiti).
In questa immagine dal satellite vediamo la spinta da ovest verso est (frecce azzurre, aria oceanica fresca e instabile) verso il continente; questa massa d'aria è preceduta da correnti di provenienza mediterranea (frecce arancioni) che provocheranno la formazione di nubi stratiformi ed un aumento generale dell'umidità, con successiva formazione di precipitazioni specie a partire da giovedì. Il freddo invernale si rintana per ora molto ad est, tra l'Ucraina e il Caucaso, non prima di aver nuovamente colpito la Turchia (quest'anno pesantemente interessata da fenomeni nevosi e temperature rigide).
Previsioni per i prossimi giorni:
Martedì 31 gennaio (attendibilità 90%): cielo molto nuvoloso a causa del passaggio di un corpo nuvoloso da ovest-nord-ovest ad est-sud-est; il fronte sarà parzialmente ostacolato dalle Alpi, tuttavia nel pomeriggio-sera saranno possibili brevi e deboli precipitazioni specie in pianura. Temperature in aumento nelle minime, massime stazionarie.
Mercoledì 1 (90%): temporanea rotazione delle correnti a nordovest con afflusso di aria più secca in quota, mentre ristagnerà l'umidità in pianura e nei bassi strati atmosferici. In montagna, pertanto, si avranno schiarite anche ampie specie al mattino, mentre in pianura e nelle valli sarà probabile la persistenza di foschie e nubi basse tutto il giorno. Scarsa escursione termica diurna.
Giovedì 2 (80%): si intensificherà il richiamo mite ed umido sud-occidentale, al quale saranno associate precipitazioni in sviluppo dalla tarda mattinata. Si tratterà di fenomeni deboli ed intermittenti, con quota neve oltre i 1500m. Clima umido e ancora un po' freddo in pianura, ma zero termico in innalzamento fino a circa 1800m
Venerdì 3 (70%): cielo molto nuvoloso o coperto, con foschie e nubi basse. Inizialmente probabilità di fenomeni assai bassa, in progressivo aumento fino a medio-alta dal pomeriggio quando le precipitazoini tenderanno ad espandersi e rinforzarsi. Quota neve stabile, tra 1600 e 1700m sulle Prealpi e 1400-1500m sulle Dolomiti.
A lungo termine si individua un nuovo repentino raffreddamento del settore russo europeo, legato ad un'irruzione di aria gelida di estrazione polare che si espanderà da est ad ovest tra 5 e 6 febbraio. Al momento non è prevista alcuna influenza sul tempo del nostro settore, che sarà influenzato da correnti oceaniche miti ed umide, le quali porteranno veloci fronti nuvolosi con modeste precipitazioni alternate a pause più asciutte. La costante umidità favorirà cieli spesso nuvolosi, scarso soleggiamento e assenza di gelate notturne.
In questa mappa di previsione della temperatura a 2m per il 7 febbraio si individua bene il "lago gelido" atteso sulla Russia, destinato probabilmente a rimanere confinato li dalla spinta delle correnti atlantiche; alcune proiezioni propendono per un avvicinamento di parte del freddo dopo il 10 febbraio, tuttavia l'evoluzione diventa inattedibile a così lunga scadenza.
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