ROTTA BALCANICA: qualche mese di tregua a Lipa
La situazione raccontata da Daniele Bombardi
Si avvicina l’estate anche sulle montagne della Bosnia. La neve si è sciolta, le temperature sono più miti e per i profughi della zona di Lipa le condizioni di vita sono meno dure. Nel campo si registrano arrivi e partenze: quanti erano stati sorpresi dalla neve e dal freddo sui monti di Grecia, Montenegro o Serbia, si sono rimessi in moto sulla “rotta balcanica” per raggiungere la Bosnia, l’ultimo passaggio prima di metter piede nell’Unione europea; chi l’inverno lo ha passato a Lipa tenta di varcare il confine presidiato con ogni mezzo e metodo – droni compresi – da un’impaurita Unione europea. Il flusso di migranti non è destinato ad arrestarsi perché le guerre in Medio Oriente proseguono. E anche le carestie. Daniele Bombardi – nostro diocesano, referente della Caritas italiana per i Balcani – ritorna a respirare, dopo mesi durissimi. L’articolo prosegue nell’Azione di domenica 13 giugno.
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