Renzi a Treviso: "c'è un'Italia diversa"
Renzi parla con i giornalisti dopo la visita alla scuola media Coletti di Treviso.
Aggiornamento ore 16.00
''La cosa che mi ha colpito di piu', nella visita alla scuola di Treviso, e' vedere i genitori far memoria della morte del loro figlio investendo sulla scuola. L'Italia e' questa cosa qua, non solo l'incontro negativo che spesso ci facciamo''. Lo ha detto Matteo Renzi, presidente del Consiglio, dopo l'incontro con studenti, insegnanti e genitori della scuola media Coletti di Treviso.
''Mi ha molto colpito la testimonianza della signora Claudia, madre di un ragazzo che frequentava la scuola media, morto l'anno scorso per una leucemia. I genitori di Matteo hanno deciso di raccogliere denari e di dedicarli all'auditorium della scuola. Ho chiesto al preside di poter chiamare la madre per salutarla al telefono. Il preside l'ha fatta venire. Questa e' l'Italia. Ed e' stato particolarmente commovente - ha aggiunto il premier - cantare tutti insieme l'inno d'Italia, accompagnati dall'orchestra''. Renzi ha riferito che durante l'incontro si e' parlato di storia dell'arte, di inquinamento, di rifiuti, di pulizia dei graffiti, ''di che cosa i ragazzi ci affidavano come compiti per casa, a Roma. Per noi la scuola e' un luogo da cui ripartire'', ha concluso.
La giornata del presidente del consiglio si era aperta con la visita agli studenti della scuola media Coletti e un tweet: ''Treviso. Che bello incontrare gli studenti! Sentivo la mancanza. Investire sulla scuola e' il modo per uscire dalla crisi''. Renzi si e' incuriosito soprattutto dell'insegnamento dell'arabo attivato dall'istituto. I ragazzi hanno chiesto lavagne interattive e il collegamento ad internet. Il premier si e' raccomandato per una soluzione rivolgendosi al ministro Giannini, che era presente.
''L'Italia diventa grande ed importante solo se riesce ad investire nella scuola. Per questo noi abbiamo deciso di partire da qui dopo che negli ultimi anni gli insegnanti sono stati considerati un po' poco'', ha aggiunto Renzi. ''Al governo - ha detto - dobbiamo guardare allo spread e ai mercati, ma poi i Paesi si salvano solo se le scuole funzionano''. Quindi, l'invito: ''Se c'e' qualcosa che non va poi me lo segnalate alla casella di posta elettronica matteo@governo.it. Ogni settimana andro' nelle scuole ad ascoltare le richieste e poi torno a Roma con i compiti a casa''.
Ai sindaci il premier ha detto che gli interventi sull'edilizia scolastica potrebbero sforare il patto di stabilita'. Renzi ha poi fatto una passeggiata per le strade caratteristiche di Treviso fra gli applausi di molti ma anche tra le contestazioni dei ''forconi'' al grido di: ''Buffone'' e ''Vogliamo il voto'', e di un gruppo di leghisti, con le bandiere di San Marco, per promuovere il referendum indipendentista del Veneto.
Foto Antenna Tre
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