SANITÀ: sedici proposte delle Regioni per la carenza di medici
Zaia: “Un pacchetto completo e concreto su una questione urgente. In Veneto al lavoro da tempo”
“Abbiamo un pacchetto di proposte concreto, organico e condiviso. La questione è nazionale e urgente, perché mancano 56mila medici in Italia, dei quali 1.300 in Veneto. Mi auguro che il documento venga preso in ampia considerazione dal Ministro della Salute. Lo scopo è ottenere l’inserimento delle proposte delle Regioni nei primi provvedimenti utili”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia che ieri a Roma, affiancato dall’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin – ha partecipato alla riunione della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, incentrata sul problema della carenza di medici.
“Tutte le Regioni – ha aggiunto Zaia – sono state colpite dagli effetti della mancanza di una corretta programmazione nazionale e adesso occorre intervenire su tutto il sistema della formazione e del reclutamento con misure urgenti, come abbiamo già iniziato a fare in Veneto. Il documento delle Regioni si compone di ben 16 punti, precisi e articolati, ai quali come Veneto abbiamo dato un cospicuo contributo di idee e proposte. Tutte cose che si possono fare presto e bene. Penso ad esempio al tema dell’inserimento negli ospedali dei medici laureati e abilitati ma non ancora specializzati e a quello di poter trattenere i tanti bravi ed efficienti medici che devono per forza andare in pensione a 65 anni dal pubblico, e vanno a lavorare nel privato”.
“Con le iniziative della Giunta veneta, caratterizzate da delibere e azioni concrete – ha detto la Lanzarin – ci siamo mossi da tempo per affrontare l’emergenza nei limiti del possibile, anche attraverso un tavolo con le Università e gli Ordini dei Medici. Ora è molto importante che tutte le Regioni abbiano definito una posizione comune, che ci darà più forza nel rapporto con il Governo, perché è evidente che ancora manca un intervento nazionale che sostenga e accompagni i nostri sforzi. Questa ora rappresenta sicuramente una delle emergenze principali delle Regioni per riuscire a garantire i servizi e mantenere i Livelli Essenziali di Assistenza”.
Il documento “Proposte Riguardanti la Carenza di Medici Specialisti e la Valorizzazione delle Professioni Sanitarie non Dirigenziali” si compone di una premessa e di sedici punti, specifici e ampiamente argomentati, relativi a cinque diversi ambiti d’intervento:
- Interventi inerenti l’Accesso al Lavoro nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
- Interventi per rendere la Formazione più Vicina alle Mutate Esigenze del SSN.
- Interventi per Valorizzare e Rendere Maggiormente Attrattivo il lavoro all’Interno del SSN.
- Interventi per Migliorare la Programmazione Futura dei Professionisti del SSN.
- Interventi di Armonizzazione agli Standard e ai riferimenti Europei in Materia di Tempi e Funzioni.
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