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Servire come insegna Maria - Gallery

Sabato 11 febbraio si è celebrata a livello diocesano la Giornata Mondiale del Malato.

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Servire come ci insegna Maria. “Fate quello che vi dirà”, disse la Madonna ai servi, alle Nozze di Cana, dopo essersi accorta che era terminato il vino e aver sollecitato Gesù (il vero sposo dell’umanità), a fare qualcosa. Lei è il modello a cui ispirarsi per vivere oggi la carità, il servizio, nelle varie forme di volontariato.

Questi, in sintesi, i messaggi all’unisono proposti dal vescovo monsignor Corrado Pizziolo e da don Mirco Miotto che hanno presieduto le celebrazioni diocesane della Giornata Mondiale del Malato nella ricorrenza della prima apparizione della Madonna Immacolata a Bernardette Soubirou,

Monsignor Pizziolo era presente nella chiesa della Madonna Immacolata a Conegliano, mentre il direttore dell’Ufficio liturgico diocesano ha presieduto la messa della Sottosezione Unitalsi di Vittorio Veneto, vissuta a Zoppè di San Vendemiano. Entrambe le liturgie si sono svolte lo scorso sabato 11 febbraio, l’una con inizio alle 15, l’altra alle 18.

«E’ stata una giornata intensa perché abbiamo partecipato ad entrambe le eucarestie. E’ stata una esperienza bella e positiva. I fedeli hanno apprezzato – ha commentato il presidente dell’Unitalsi, Loris Meneghel – la presenza di sorelle e barellieri e abbiamo vissuto insieme nella fraternità».

A Conegliano, in divisa ufficiale, hanno partecipato 24 fra sorelle e barellieri, mentre a Zoppè il loro numero è salito a trenta. Più d’uno ha preso parte ad entrambe le eucarestie.

«Capita – ha detto monsignor Pizziolo nell’omelia – che nella nostra vita finisca il vino, la gioia che fino ad allora ci ha animato. Abbiamo bisogno, a quel punto, che Cristo ci doni rinnovata speranza, trasformando l’acqua in vino buono».

Monsignor Pizziolo quindi ha spiegato alcuni passi del messaggio del Santo Padre Francesco, scritto per la 25ma Giornata Mondiale del Malato, riprodotto nelle prime pagine del libretto per la preghiera comunitaria, fascicolo predisposto per l’occasione.

A Conegliano con il Vescovo c’erano il delegato diocesano per la Pastorale della Salute don Roberto Camilotti, i cappellani della Grotta di Lourdes don Walter Gatti e don Adriano Bazzo, don Romualdo Baldissera, don Antonio Pianca, don Egidio Camerin e il parroco don Pierluigi Cesca, il diacono Elio Cao, segretario di sua eccellenza.

La celebrazione a Zoppè è stata presieduta da don Mirco Miotto, che nell’omelia ha sottolineato come la carità vissuta si alimenti dell’ascolto della Parola. Dopo la messa è seguita la processione con la statua della Madonna di Lourdes riportata alla grotta, ubicata poco lontano dall’edificio di culto. Portata a spalle dai diciottenni, definiti “servi di Maria”, dal parroco don Francesco Gardenal. Una processione alla luce delle candele, che ha  ricreato l’atmosfera del frambeaux che si celebra nell’esplanade del santuario di Lourdes. Don Francesco davanti alla grotta ha letto la preghiera alla Madonna di Lourdes, come poche ore prima avevano fatto i credenti a Conegliano.

La sottosezione Unitalsi di Vittorio Veneto parteciperà al V° Convegno di pastorale della salute, in programma nella mattinata del prossimo sabato 18 febbraio 2017, nell’aula magna del Seminario vescovile, che affronterà il tema “La presenza della donna nel servizio alla salute”. Interverranno il vescovo monsignor Corrado Pizziolo, la professoressa Ivana Maria Padoan, docente all’Università Cà Foscari di Venezia, Federico Campodall’Orto dell’emittente Tenda Tv con un video, la pediatra ospedaliera Renata Da Re, la dottoressa Anna De Col, del distretto di Pieve di Soligo, Ulss 2.

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