Soccorso alpino. Tassa di 32 euro per ogni giornata deidicata al volontariato. Zaia: "Una vergogna"
Lo Stato prevede 32 euro in marche da bollo per ciascun lavoratore autonomo ogni volta che esso chiedere il rimborso della giornata lavorativa perduta.
“Ogni anno la Regione contribuisce con un milione e 100 mila euro al funzionamento del Soccorso Alpino, i nostri angeli che salvano centinaia di vite sulle vette delle montagne. E, ogni anno, lo Stato e il fisco rapinano 32 euro in marche da bollo a ciascun lavoratore autonomo ogni volta che deve chiedere il rimborso della giornata lavorativa perduta per aver posto la propria vita e il proprio tempo a disposizione del prossimo. Una vergogna contro cui mi opporrò con ogni forza e ogni mezzo”.
Con questo duro atto d’accusa il Presidente del Veneto, Luca Zaia, torna sulla ribellione dei volontari del Cnsas che si oppongono al pagamento dell’imposta di bollo sulle richieste di rimborso per le giornate lavorative utilizzate nell’attività di soccorso.
“Ho dato incarico all’avvocatura regionale di verificare ogni ipotesi normativa affinché questa assurdità sia cancellata al più presto – riprende Zaia – Non è possibile che uno stanziamento regionale per un’attività fondamentale a sostegno della sanità e del turismo venga di fatto annullato da uno Stato vorace che non perde occasione per infilare le mani nelle tasche della brava gente che (un veneto su cinque fa volontariato) aiuta proprio lo Stato nello svolgimento di importati servizi alla comunità”
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