Ecco come la natura può trasformare in arte uno scorcio consueto quando a fermarne la bellezza è la mano sapiente e creativa di un fotografo. Siamo a Vidor, nella piazza davanti alla parrocchiale, nello slargo verde antistante il municipio affrescato secondo gli stili degli anni Venti e Trenta, che ospitava fino a qualche anno fa la scuola elementare. Nella notte dell’Epifania la colonnina di mercurio è scesa a meno dieci.

Il freddo invernale ha ghiacciato l’acqua della storica fontana quasi centenaria, lasciandone solo lo zampillo che esce dalla bocca del tritone mitologico. Una rarità che nel pas- E sato lontano era un semplice sguardo distratto ora diventa una esclamazione straordinaria, un fatto che passa di bocca in bocca, da condividere. Piccole grandi cose di paese. Lo spettacolo, osservato dai pedoni vidoresi e dagli autisti di passaggio, è stato fermato dai clic fatti da Piero Chiòdero, un appassionato cultore di fotografia di Vidor che ha nel suo archivio personale un copioso patrimonio di scatti, molto apprezzato dagli estimatori, su temi svariati, da quelli naturalistici a quelli urbani a quelli umani.

Elvira Fantin