TREVISO: comodato d’uso gratuito di 53 pc ad altrettante associazioni del trevigiano
Iniziativa del Centro di Servizio per il Volontariato
Il Centro di Servizio per il Volontariato affida in comodato d’uso gratuito 53 pc ad altrettante associazioni del trevigiano. I dispositivi renderanno più agevole la progettazione delle attività, il rapporto con la Pubblica Amministrazione, nonché la comunicazione a distanza fra volontari e con gli utenti dei servizi. L’iniziativa è nata dalla mappatura dei bisogni tecnologici delle associazioni del territorio realizzata dal CSV alla fine del 2020.
Le 53 organizzazioni del Terzo Settore della Marca destinatarie dei PC sono operative in 11 diversi ambiti, dalla protezione civile (12), agli anziani (10), fino a donazioni di sangue, organi e tessuti (10), assistenza ai malati (6) e alle persone con disabilità (4). Hanno ricevuto i dispositivi informatici, inoltre, associazioni attive per la tutela della famiglia e dei minori, per la cooperazione internazionale e l’integrazione degli stranieri e per il sostegno a persone che soffrono di disturbi mentali. A beneficiare dell’opportunità offerta dal CSV, infine, figurano associazioni attive nel contrasto alla povertà, nella lotta alle dipendenze e nella salvaguardia dell’ambiente e degli animali.
Realtà del mondo associazionistico che, anche in piena emergenza pandemica, hanno continuato a operare in prima linea al servizio della comunità. Ora, grazie ai dispositivi informatici messi a disposizione dal Centro di Servizio per il Volontariato, tutte queste associazioni hanno un valido strumento in più per affrontare l’importante cambio di passo verso la digitalizzazione e il miglioramento dei servizi erogati anche a distanza.
“Ci siamo tutti accorti in questo periodo, nel quale non è stato possibile incontrarsi come in passato, di quanto le nuove tecnologie abbiano svolto un ruolo fondamentale - afferma Alberto Franceschini, presidente CSV Belluno Treviso -. Abbiamo pertanto offerto 53 pc in comodato d’uso gratuito ad altrettante associazioni per sviluppare la cultura e le competenze digitali che ci permettono di restare in contatto, non solo tra volontari, ma anche con gli associati e gli utenti, e di implementare l’erogazione dei servizi a favore della collettività”.
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