Editoriale
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PECCATO NON ABBONARSI

L'editoriale del direttore, don Alessio Magoga

Parole chiave: abbonamento (1), editoriale (2), L'Azione (6)
PECCATO NON ABBONARSI

“L’ironia è la poesia degli spiriti liberi”: è una frase, tanto bella quanto vera, del maggiordomo immaginario Lloyd che dispensa perle di saggezza a Sir, il suo padrone-amico con cui costantemente dialoga. E un po’ di ironia abbiamo voluto impiegarla anche noi per lo slogan e per il manifesto della campagna abbonamenti 2025. La bella e succosa mela rossa in primo piano e l’espressione ammiccante “Peccato non abbonarsi” non hanno bisogno di grandi spiegazioni... Sappiamo, certo, che il frutto proibito del giardino dell’Eden è diventato, nella tradizione successiva, una mela soprattutto per un fraintendimento della parola latina “malum”, che si può tradurre con la parola “male” (qual è, in effetti, il significato richiesto dal contesto del racconto) ma anche con il termine “melo” (il frutto, appunto, che ha avuto un grande successo nella storia dell’arte). Tutto questo va preso con un po’ di ironia e con libertà di spirito... Come pure quel “peccato non abbonarsi” va preso con un po’ di leggerezza, perché sappiamo tutti che i peccati veri sono ben altri. Tuttavia, ci sembra che l’abbonamento a L’Azione sia un’opportunità importante e un’occasione preziosa per custodire e coltivare il legame con la diocesi e con le comunità che la costituiscono. Da questo punto di vista, L’Azione è davvero uno strumento indispensabile per tutte le persone direttamente o indirettamente coinvolte, a vario titolo, nella vita delle parrocchie, nei gruppi e nelle associazioni ecclesiali.

Al tempo stesso, fedele alle motivazioni originarie, L’Azione si caratterizza anche per una viva attenzione a quanto accade nella società e nel mondo d’oggi, senza trascurare quanto avviene nelle comunità del territorio, con una particolare predilezione per i tanti segni di bene che si scorgono nel volontariato, nell’impegno sociale, nell’ambito della cultura... Per tutte queste ragioni, quindi, ci sembra davvero che sia un peccato non abbonarsi!

Dal canto nostro, noi de L’Azione – dal Consiglio di amministrazione, alla redazione, all’amministrazione – crediamo profondamente nel settimanale. Nel corso di questo 2024 (il 110° anno de L’Azione) sono stati realizzati investimenti importanti per ammodernare e rilanciare il settimanale. Ne segnalo due in particolare. Dall’aprile scorso, è stato reso operativo un nuovo “sistema editoriale”, vale a dire un nuovo sistema di programmazione che permette di creare le pagine del giornale in modo più rapido, efficiente e ordinato. E, in secondo luogo, a breve sarà reso operativo anche il nuovo sito de L’Azione (ci stiamo lavorando e su questo aspetto avremo modo di tornare a breve). Si tratta di due importanti segni di innovazione e di rilancio con i quali abbiamo voluto caratterizzare il prestigioso traguardo dei 110 anni di storia del settimanale (che abbiamo ripercorso, a partire da gennaio, dedicando due pagine al mese ad ogni decennio di vita de L’Azione, dal 1914 al 2024).

Con gioia, infine, annuncio che festeggeremo l’ormai prossimo compleanno de L’Azione con due eventi aperti a tutti: il primo sarà un confronto sul giornalismo oggi, il 29 novembre, mentre il secondo, il 5 dicembre, nell’anniversario dell’uscita del primo numero, sarà un concerto festoso. Due momenti importanti per incontrarci, fare festa e soprattutto per dire grazie a quanti – dai collaboratori, ai promotori, all’Agenzia Cima, agli affezionati abbonati... – hanno a cuore L’Azione e continuano con passione, concretezza e, perché no, anche con un briciolo di ironia a sostenere il settimanale diocesano.

Alessio Magoga

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