TREVISO: nel 2020 impennata di bonus e sussidi
Per la Cgil servono subito vere riforme del fisco e degli ammortizzatori sociali
Nell’anno della pandemia aumenta drasticamente, anche nella Marca, la richiesta di bonus, sussidi e agevolazioni fiscali. Il CAAF CGIL illustra, dati alla mano, i numeri delle domande presentate nel 2020 per le prestazioni sociali collegate ai redditi delle famiglie trevigiane. Rispetto al 2019, sono allarmanti i tassi di crescita delle richieste, dagli Assegni per il Nucleo Familiare dei Comuni (+6,9%) ai bonus sociali sulle bollette (in media +20,4%). Preoccupa anche il totale 2020 delle pratiche gestite dalla CGIL per Reddito e Pensione di Cittadinanza (2.590) e per il Reddito di Emergenza (2.348). Rilevazioni che descrivono un quadro a tinte fosche, sullo sfondo sempre più inquietante di un’emergenza palesata anche dai numeri del mercato del lavoro. Una bomba sociale pronta ad esplodere e che per il Sindacato va disinnescata al più presto con provvedimenti mirati, come una vera riforma fiscale e la creazione di un sistema universale di ammortizzatori sociali.
“Secondo le nostre rilevazioni – spiega Monica Giomo, Amministratrice Delegata del CAAF CGIL di Treviso – sono sempre più le famiglie in condizioni di disagio economico che ricorrono ai servizi del CAAF per accedere a sussidi e prestazioni sociali agevolate. In parallelo all’aumento delle pratiche ISEE (26.525, + 13% rispetto al 2019), il 2020 ha visto il moltiplicarsi delle richieste per misure di sostegno al reddito collegate proprio a questo strumento. È il caso, ad esempio, delle domande presentate per i bonus sociali che garantiscono un risparmio sulla spesa annua per energia elettrica, gas e acqua. Pratiche, quelle per ottenere lo sconto sulle bollette, che registrano una crescita addirittura a tre cifre rispetto all’anno precedente, con le richieste per il bonus elettrico a quota 5.205 (+869), quelle per il gas che si attestano a 4.700 (+975), mentre per le utenze idriche sono 2.337 le domande (+304). In modo analogo, benché meno sostenuto, aumentano anche le pratiche per Assegni al Nucleo Familiare dei Comuni: 685 nel 2020 (+44 rispetto al 2019). Numeri allarmanti – continua Monica Giomo – soprattutto se rapportati alle domande elaborate dal CAAF per il Reddito e la Pensione di Cittadinanza, nel 2020 presentate da 2.590 famiglie trevigiane, e quelle gestite dal Patronato INCA per il nuovo Reddito di Emergenza con 2.348 richiedenti”.
“L’impennata delle richieste di agevolazioni e prestazioni destinate alle fasce più deboli – afferma il segretario generale della CGIL di Treviso Mauro Visentin – trova un parallelo nelle condizioni sempre più critiche del mercato del lavoro, con un 2020 che nella sola provincia di Treviso si è chiuso con le assunzioni in calo di oltre 20mila unità e un totale di oltre 300milioni di ore autorizzate per cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga. In questo quadro grave e sempre più allarmante occorre agire subito e con una visione di prospettiva, mettendo in campo quelle misure non più rinviabili per le quali ci battiamo da tempo. Il Sindacato è pronto a intavolare un confronto serio e responsabile con il nuovo Governo per una vera riforma fiscale che rispetti il criterio di progressività e la capacità contributiva di ognuno, per attuare delle vere politiche attive del lavoro, per la creazione di un sistema universale degli ammortizzatori sociali. Un confronto, quello per una maggiore equità, che si muove anche nel territorio trevigiano, nell’alveo della contrattazione sociale, con gli Enti, i Comuni e le Società di Servizi Pubblici locali. È il tempo di cambiare passo e il Sindacato è in prima linea a difesa del lavoro e di tutti i trevigiani”.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento