TREVISO: redditi, donne penalizzate e divario generazionale
Gap salariale tra uomini e donne del 40%, redditi dei pensionati più alti rispetto alla media del Veneto, divario di oltre 7.000 euro tra giovani e over 30
Sulla base dei dati raccolti in questa tornata 2020 di dichiarazione dei redditi, Il CAAF della CGIL di Treviso scatta una fotografia della situazione reddituale nella Marca nell’anno d’imposta 2019. A emergere, confermando il dato regionale, il fenomeno del gap salariale tra uomini e donne (stimato al 40%). Un divario preoccupante che nella provincia di Treviso vede il reddito medio degli uomini, pari a 24.048 euro, superare quello delle donne di quasi 10.000 euro. Si ferma, infatti, a 14.216 euro il reddito medio delle trevigiane nel 2019.Una forbice, questa, meno ampia, ma sempre marcata, se riferita al solo campione dei lavoratori, laddove la differenza salariale tra i generi si attesta a quasi 8.000 euro, con gli uomini che dichiarano mediamente 26.086 euro e le colleghe donne ferme a 18.217. Medesima la situazione rilevabile tra i pensionati, con il reddito medio degli uomini pari a 22.205 e quello delle donne che si attesta a soli 14.353 euro.Diverso, invece, il quadro reddituale dei percettori di pensione comparato alle cifre regionali, con i trevigiani preceduti solo da veneziani e vicentini, e le pensionate della Marca a ritirare in media il cedolino più pesante in Veneto, davanti a bellunesi e veronesi.In linea con i dati regionali, sempre sulla base delle elaborazioni del CAAF CGIL, il dettaglio della distribuzione reddituale per fasce d’età, che vede il valore medio relativo agli over 65, tra uomini e donne, attestarsi a quota 17.505 euro, mentre nella forbice tra i 31 e i 65 anni il reddito sale a 22.442 euro. Critico il quadro dei giovani under 30 trevigiani, con un reddito medio rilevato di appena 15.315 euro.Numeri che trovano riscontro nei dati di ben 68.195 dichiarazioni presentate nel corso dell’ultima campagna fiscale nelle 17 sedi della Marca del Centro di Assistenza Fiscale della CGIL. Una cifra, quella delle pratiche per il Modello 730, che nel 2020 conferma il trend positivo dell’ultimo triennio (+529 rispetto all’anno precedente e +786 rispetto al 2018), toccando quota 58.038 dichiaranti. Stabile, se comparata allo scorso anno, la platea degli assistiti del CAAF CGIL nel capoluogo (8.298, contro 8.197 del 2019). A registrare i maggiori incrementi è il territorio provinciale con 4.555 dichiarazioni presentate dai residenti di Roncade (+445), 6.789 modelli 730 riferiti ai contribuenti di Conegliano (+339), mentre si attestano a 4.989 le dichiarazioni dei montebellunesi (+297). “I dati elaborati sulla base dei modelli 730/2020 – afferma Monica Giomo, Amministratrice Delegata del CAAF CGIL di Treviso – evidenziano quanto il lavoro povero e la precarietà incidano sulla situazione reddituale di donne e giovani: fenomeni molto presenti anche nella Marca e denunciati da tempo dal Sindacato. Il quadro è preoccupante, dal momento che la rilevazione effettuata si riferisce all’anno d’imposta 2019, dunque antecedente all’emergenza sanitaria e all’attuale congiuntura economica. Attendiamo, comunque, il termine ultimo per la presentazione del Modello Redditi PF al 30 novembre, così da tirare le somme definitive e verificare se e come questi trend si consolideranno.”
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