Truffe, sempre su la guardia!

Quella delle truffe è una minaccia sempre presente e sempre più variegata. È una minaccia che arriva fino alla porta di casa nostra e che colpisce in particolare gli anziani, specialmente d’estate. È infatti in questo periodo che truffatori intensificano la propria “attività”, spesso approfittando dei periodi di vacanza dei familiari delle potenziali vittime e, comunque, di un generale calo di attenzione della gente. Per questi motivi è in corso una campagna di prevenzione contro il fenomeno delle truffe, specie a danno di persone anziane. Nell’ambito di questa campagna, la scorsa settimana il Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Pordenone si è rivolto anche ai parroci delle diocesi di Concordia- Pordenone e Vittorio Veneto, chiedendo la loro collaborazione in più modi: stampando e mettendo a disposizione dei fedeli un apposito pieghevole e un decalogo con alcuni consigli utili per tutti; dando spazio ai contenuti della campagna antitruffa nei periodici parrocchiali o nei foglietti settimanali; informando direttamente i fedeli al termine delle celebrazioni religiose. La campagna prevede anche il coinvolgimento di tutti i medici di base, delle varie strutture sanitarie e delle farmacie, che diverranno così veicolo di distribuzione grazie alla collaborazione con i rispettivi ordini professionali. L’Arma dei Carabinieri spiega come le truffe, alla luce degli episodi riscontrati, siano raggruppabili in quattro tipologie principali, a cui porre attenzione.

DECALOGO TRUFFE - Scarica il file .pdf

VOLANTINO TRUFFE - Scarica il file .pdf

Quattro tipologie di truffe Una tipologia è quella della cosiddetta “truffa in coppia”, con due soggetti che cercano di entrare in casa con un pretesto, magari proponendo un contratto di utenza vantaggioso, spacciandosi per incaricati di un servizio pubblico o venditori privati; uno dei due parla con insistenza e distrae il padrone di casa, di norma una persona anziana, al momento da sola, mentre l’altro, inosservato, perlustra l’abitazione, rubando denaro e gioielli. La seconda riguarda i falsi pubblici ufficiali o falsi rappresentanti delle forze dell’ordine. Al riguardo viene fatto presente che i Carabinieri, per attività di servizio, si presentano sempre in uniforme esibendo chiari segni distintivi e qualificandosi in modo inequivocabile. Una terza tipologia è quella di persone che girano per il territorio o per telefono proponendo l’abbonamento a riviste di settore, anche delle forze dell’ordine: una persona distinta e con fare educato dice di appartenere ad un ente, o azienda, o anche alle forze dell’ordine, promettendo in omaggio oggetti come foto, poster, calendari, portachiavi o altro. Se si accetta, viene chiesto il pagamento in contanti o, in alternativa, tenterà di far firmare dei moduli o dei bollettini postali. Analogamente, si può incappare in truffe simili, con proposte di acquistare riviste e pubblicazioni specializzate, che spiegano come ottenere benefici e rimborsi sulle pensioni, o proponendo particolari tipi di cure per malattie legate alla vecchiaia. L’ultima tipologia è la truffa del “falso avvocato”, con un soggetto che si presenta come avvocato, contatta una persona anziana e gli prospetta un problema legale di un suo familiare, chiedendo il pagamento di una somma di denaro per gli adempimenti, da pagare immediatamente, anche con gioielli, e prestandosi eventualmente ad accompagnare la persona a ritirare il denaro in banca. In tutti questi casi, il consiglio è quello di richiamare l’attenzione dei vicini di casa, se si è da soli, o dei parenti oppure avvisare immediatamente i Carabinieri, anche per una semplice verifica, comunicando da dove si chiama e lasciando il proprio numero telefonico, in modo che l’operatore di polizia possa chiamare per aggiornamenti sulla situazione.

FP