UE: “Crisi più grave dalla Grande depressione"
Le previsioni della Commissione europea: “Recessione e ripresa disomogenee fra gli Stati”
“L’Europa sta subendo il più forte shock economico dalla Grande depressione. Sia la gravità della recessione che il vigore della ripresa saranno disomogenei, condizionati dalla velocità alla quale sarà possibile revocare le misure di sospensione delle attività, dall’importanza di servizi come il turismo in ciascuna economia e dalle risorse finanziarie di ciascun Paese”. Lo afferma Paolo Gentiloni (nella foto), commissario europeo responsabile per l’Economia, commentando le Previsioni economiche per i prossimi mesi.
“Tali disparità rappresentano una minaccia per il mercato unico e per la zona euro, ma possono essere attenuate attraverso un’azione europea decisa e congiunta. Dobbiamo essere all’altezza di questa sfida”.
Dal documento dell’esecutivo Ue emergono una serie di rischi legati alla pesante recessione che investirà tutta l’Europa. “Lo shock per l’economia dell’Unione è simmetrico, poiché la pandemia ha colpito tutti gli Stati membri, ma – scrive la Commissione – secondo le previsioni sia il calo della produzione nel 2020 (dal -4,25% in Polonia al -9,75% in Grecia) che l’ampiezza del rimbalzo nel 2021 saranno marcatamente diversi”.
La ripresa economica di ciascuno Stato membro “dipenderà non solo dall’evoluzione della pandemia in quel determinato Paese, ma anche dalla struttura di ciascuna economia e dalla capacità di ognuna di rispondere con politiche di stabilizzazione. Data l’interdipendenza delle economie dell’Unione, la dinamica della ripresa in ciascuno Stato membro inciderà anche sul vigore della ripresa degli altri Stati membri”.
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