VENETO: Sant’Antonio Abate, gli allevatori portano a Roma le eccellenze del territorio
Iniziativa dell'Arav
Dopo la lunga pausa dettata dalla pandemia da Covid-19, finalmente possiamo tornare a Roma a celebrare Sant’Antonio Abate, protettore degli uomini e degli animali, con le modalità a cui eravamo abituati, quindi portando in piazza i nostri animali, che sono il nostro cuore pulsante, nonché l’anima delle migliori produzioni lattiero-casearie”. Con queste parole il presidente di ARAV, Floriano De Franceschi, annuncia la sua presenza, martedì 17 gennaio a Roma, alla Giornata dell’Allevatore, in programma in Vaticano.
Il 17 gennaio rappresenta sempre una data da non dimenticare per gli allevatori veneti ed italiani: la ricorrenza della festa liturgica dedicata a Sant’Antonio Abate, il santo anacoreta figura emblematica della fede cristiana e fondatore del Monachesimo, è ancora vissuta con grande partecipazione, soprattutto nelle comunità rurali.
Il programma della mattinata (ore 9-14) prevede momenti sia liturgici che tradizionali nell’ambito dei festeggiamenti: già dalle prime ore della mattinata, in Piazza Pio XII, di fronte al celebre Colonnato del Bernini, verrà allestita la “Stalla sotto il cielo” curata da AIA e dalle associate territoriali, all’interno della quale si potrà ammirare una rappresentanza degli animali di interesse zootecnico presenti negli allevamenti italiani. Ci saranno bovini, equini, ovini e caprini, conigli ed avicoli. A metà mattina si terrà la funzione liturgica all’interno della Basilica Vaticana, presso l’Altare Cattedra, presenziata dal card. Mauro Gambetti, arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e presidente della Fabbrica di San Pietro, che al termine della santa messa assisterà alla conclusione della sfilata di cavalli e cavalieri lungo Via della Conciliazione, per poi impartire la benedizione a uomini ed animali radunati in Piazza Pio XII, assieme alle rappresentanze di alcuni Reparti a Cavallo delle Forze Armate.
Il presidente De Franceschi, che porterà in offertorio un cesto con le eccellenze lattiero-casearie del Veneto, condivide il messaggio del presidente di AIA, Roberto Nocentini: “Come allevatori sentiamo forte la responsabilità di garantire ai cittadini cibi provenienti dalle nostre stalle, che siano frutto di azioni rispettose del benessere degli animali allevati e della tutela dell’ambiente nel quale vivono”. E rispetto a conflitto russo-ucraino, la preoccupazione è forte: “Osserviamo con preoccupazione quanto la scarsità di materie prime alimentari che si prospetta ogni qualvolta si scatena un conflitto, possa essere utilizzata come arma di ricatto verso le popolazioni colpite”. Ed ancora: “Abbiamo a cuore la conservazione della biodiversità animale di interesse zootecnico: un valore da preservare, che rappresenta quanto di più lontano possa esistere rispetto alla volontà di introdurre nei nostri sistemi agroalimentari cibi processati o frutto di inconcepibili “creazioni” da laboratorio. Anche per questo, lavoriamo e ci impegniamo ogni giorno, affinché nelle nostre aziende, grandi o piccole che siano, si produca tenendo ben presente che dalla cura che mettiamo allevando il bestiame dipende sia il nostro reddito che la qualità delle produzioni”.
(comunicato stampa)
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