VENETO: lavoro, nel 2022 l'occupazione tiene
Ma ci sono segnali di rallentamento
“I dati sull’occupazione del Veneto a dicembre confermano il rallentamento del mercato del lavoro iniziato lo scorso settembre. Il quadro complessivo dell’occupazione veneta 2022 resta complessivamente positivo grazie ai risultati del primo semestre, nel quale si sono registrati numeri di crescita da record nella nostra regione e a settori produttivi in netta ripresa, a partire dal turismo passando per i servizi fino all’industria manifatturiera”.
Questo il commento dell’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan in merito all’aggiornamento dei dati sull’occupazione in Veneto relativi al mese di dicembre pubblicati su “La Bussola” di Veneto Lavoro, includendo un primo bilancio sull’andamento del mercato del lavoro annuale nella nostra regione.
La Bussola indica una crescita dei posti di lavoro nei dodici mesi pari a 29.500, in aumento rispetto ai più 26.900 del 2019. A dicembre si è registrata una flessione degli occupati (meno 13.100) che peggiora rispetto allo stesso mese del 2021 (meno 9.700) e del 2019 (meno 12.100). Il volume di assunzioni del 2022 è stato pari a 616.200, in crescita del 14 per cento rispetto al 2021 (542.500) e del 4 per cento rispetto del 2019 (591.200).
“Un segnale particolarmente positivo è quello dell’incremento dei contratti a tempo indeterminato – commenta ancora Donazzan -. In sostanza, di fronte al rallentare dell’economia, le aziende hanno scelto di investire sulla stabilizzazione del personale. Un fattore non di poco conto nel quadro complessivo, come quello legato all’aumento dell’occupazione femminile (più 17 per cento rispetto al 2021), elemento sul quale puntiamo molto in prospettiva futura”.
Per quanto concerne le province, dati molto positivi sono stati registrati a Venezia (154.100 reclutamenti) e Verona (153.000) che, sommate, concentrano la metà delle assunzioni su base annuale. “Sono numeri che sostanziano la ripresa turistica nella nostra regione” sottolinea l’Assessore Donazzan.
“Il dato sulla disoccupazione è in lieve aumento (317.500 disoccupati) – conclude Elena Donazzan –, ma va detto che i numeri indicano anche una maggiore mobilità del mercato del lavoro regionale. E la mobilità è un segnale positivo perché rappresenta la vivacità dell’offerta. Un segnale da monitorare nei primi mesi dell’anno per capire effettivamente come evolverà l’occupazione regionale, dando risposta a tutti coloro che sono ancora in cerca di un posto di lavoro”.
Tutti i dati sull’andamento del mercato del lavoro veneto, inclusi quelli di dicembre e dell’intero anno 2022, sono disponibili ne “La Bussola” pubblicata nella sezione dedicata del sito di Veneto Lavoro, www.venetolavoro.it.
(comunicato stampa)
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