VENETO: misure regionali per le famiglie fragili
Genitori separati o divorziati, orfani, nuclei in difficoltà economica.
Nuove modalità quest’anno per gli interventi regionali a sostegno delle famiglie fragili del Veneto. Anticipando quanto previsto dalla nuova legge regionale a sostegno della famiglia in vigore da quest’anno e la prossima istituzione del ‘quoziente familiare’, la Giunta regionale del Veneto ha affidato ai 21 Ambiti Territoriali Sociali (le ex Ulss), d’intesa con i Comuni, la gestione degli interventi economici per le famiglie numerose, i genitori separati o divorziati, gli orfani, i nuclei in difficoltà economica.
Il programma di interventi, che vale 4.180.000 di euro per il 2020, si rivolge in particolare
- ai genitori soli, separati o divorziati offrendo un contributo di mille euro per il canone di affitto o per far fronte a servizi educativi e scolastici e a bisogni primari;
- ainuclei familiari con figli orfani di uno o entrambi i genitori, con contributi di mille euro per ogni figlio in minore età;
- alle famiglie numerose con quattro o più figli e a quelle con parti trigemellari, con contributi di 125 euro a figlio per le famiglie numerose, e di 900 euro per le famiglie con tre gemelli (fino al compimento del 18° anno di età),
- alle famiglie in difficoltà economica con contributi di 75 euro per ogni figlio iscritto ad associazioni ed enti di promozione sportiva.
Potranno presentare domanda ai propri comuni di residenza i nuclei familiari con Isee fino a 20 mila euro e che siano residenti in Veneto.
I sostegni economici saranno cumulabili: ad esempio, una madre vedova, con quattro figli minori e con un’abitazione in affitto, potrà accedere al sostegno regionale per tutte e tre le linee di intervento.
L’eventuale presenza nel nucleo familiare di portatori di handicap o di malati cronici e la residenza in Veneto da almeno due anni costituiranno criteri di priorità nell’assegnazione dei contributi. Il punteggio raddoppierà (da 5 a 10 punti) se i richiedenti risiedono in Veneto da più di dieci anni. Particolari requisiti di priorità (15 punti) saranno riconosciuti, inoltre, agli orfani di vittime di femminicidi e agli orfani con disabilità.
In base alle nuove modalità di gestione del fondo regionale, le famiglie dovranno rivolgersi direttamente ai Comuni di residenza per conoscere modalità e tempi per presentare istanza.
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