VENETO: truffe e violenze sugli anziani, appello di Zaia
Nella regione più di 500 denunce nel 2023
“L’inaccettabile fenomeno delle truffe e delle violenze agli anziani, soprattutto durante l’estate quando è più frequente che siano soli in casa, sta assumendo le caratteristiche di un vero allarme. Va combattuto con tutti gli strumenti possibili della legge, ma soprattutto con senso civico e di comunità. Ognuno di noi deve interessarsi degli anziani, che siano vicini di casa o conoscenti: contattarli, chiedere come stanno, raccomandare di tenere lontane le persone sconosciute, fornire i nostri recapiti telefonici e consigliare di contattare le forze dell’ordine. Ognuno di noi può essere utile per difendere i nostri anziani da violenze e truffe, dimostrando così la nostra riconoscenza per quanto essi hanno fatto per noi nella loro vita.”
Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, accende i riflettori sul proliferare delle truffe e delle violenze a danno di anziani indifesi e lancia un appello ai cittadini veneti affinché si rendano parte attiva nella difesa e nell’assistenza di queste persone.
“Non passa giorno – aggiunge Zaia – che la cronaca non riporti notizie di questo genere: il Ministero dell’Interno ha contato oltre 25.000 truffe in un solo anno, con un trend in aumento del 20%. Identiche percentuali si registrano anche in Veneto, dove sono in crescita i reati contro gli anziani, con più di 500 denunce nel 2023. Senza contare i furti e le rapine, anche violente, in casa. Dobbiamo reagire tutti con la forza della solidarietà e dell’onestà, sapendo anche che molti raggiri non vengono denunciati: spesso gli anziani, per vergogna, non trovano la forza di rivolgersi alle forze dell’ordine. Devono sentire la nostra concreta vicinanza.”
“Purtroppo – continua il Governatore – le forme di truffa sono sempre più numerose: dalla telefonata con cui si chiedono soldi per aiutare un parente in difficoltà, all’intrusione in casa con scuse varie per razziare l’abitazione approfittando della distrazione delle vittime. Ultimamente, i malfattori utilizzano anche l’IA per contraffare la voce di un figlio o di un parente, rendendo credibili le telefonate truffaldine. Senza dimenticare le truffe online ai danni di chi usa il computer e internet. Serve quindi la massima attenzione e, dove non arriva l’acume che molti anziani dimostrano, deve arrivare la solidarietà di tutti noi per contribuire a fare argine a questa pratica odiosa e a gravi reati.”, aggiunge il Presidente Zaia.
“Ringrazio per l’impegno le forze dell’ordine, impegnate quotidianamente nel fronteggiare questi reati: l’attività repressiva deve unirsi con una decisa azione investigativa, se necessario interforze, per prevenire quanti più episodi possibili”, termina il Presidente.
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